“È certamente positivo il nostro giudizio sull’incontro che si è tenuto oggi alla Farnesina tra Governo, Amministrazione, Patronati ed eletti all’estero. Ne diamo atto al Sottosegretario Amendola, che l’ha convocato e presieduto in quanto delegato per gli italiani all’estero, e al Direttore generale Vignali.
Sono anni, ormai, che il tema di una convenzione MAECI-Patronati periodicamente riaffiora come un’indifferibile esigenza di sinergia e di collaborazione volta a migliorare, nel loro complesso, i servizi offerti alle nostre comunità e ai connazionali all’estero e altrettanto periodicamente esso esce dall’orizzonte delle concrete soluzioni operative. Ci auguriamo, per il vantaggio che ne può venire per i connazionali, che questa volta si abbia la volontà e la pazienza di arrivare fino in fondo.
Con l’incontro odierno si è avviato concretamente un percorso, al quale un tavolo tecnico chiamato ad operare nelle prossime settimane dovrà dare una forma definita, fino ad arrivare ad una bozza di convenzione da sottoporre alle decisioni di chi ne ha la responsabilità. Nello sviluppo del lavoro, abbiamo sottolineato l’esigenza che i termini della collaborazione tra il Ministero e Patronati tengano conto anche della flessibilità necessaria a salvaguardare le peculiarità dei diversi territori e delle diverse situazioni sociali nei quali i servizi ricadono.
Allo stesso tempo, è stata sottolineata l’opportunità che alla ricerca di un costante miglioramento dei servizi resi dalla nostra rete consolare si accompagni, in parallelo, anche uno sforzo di miglioramento e di sempre maggiore qualificazione dei servizi resi dagli stessi Patronati.
I campi di possibile collaborazione certo non mancano: dall’AIRE al rilascio dei passaporti, dalle pratiche di cittadinanza a quelle per i visti, fino ad arrivare alle informazioni sulla fiscalità concorrente. C’è poi la nuova ed impegnativa sfida dei nuovi flussi di emigrazione e delle nuove mobilità, che inducono sia le strutture pubbliche che la rete dei Patronati a innovare, arricchire e qualificare le loro funzioni per favorire l’insediamento, la mobilità e l’integrazione dei nuovi arrivati.
Una volta definiti con precisione e nel rispetto delle normative i rispettivi ambiti di responsabilità e di azione, crediamo che una convenzione che metta in sinergia la rete consolare con quella altrettanto presente e radicata dei patronati possa essere una convincente risposta alla domanda di maggiore efficienza e tutela che insistentemente proviene dalle nostre comunità”. Lo dichiarano in una nota i deputati PD Estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi.
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