“In questi giorni il Ministero dello sviluppo economico ha formalmente impegnato lo stanziamento ordinario per le Camere di commercio italiane all’estero (CCIE) attribuendo 7,5 milioni di Euro ai piani promozionali eseguiti nell’anno 2016 dalla rete camerale all’estero, nonostante la recente manovra di spending review del Governo che ha comportato significativi tagli su altri stanziamenti di bilancio”. Così in una nota congiunta i deputati del Pd eletti oltre confine, Garavini, Porta, Fedi, Farina, La Marca, Tacconi.
“Questo risultato, che inverte decisamente il trend pluriennale di decrescita delle risorse, è il frutto del lavoro pluriennale di sensibilizzazione e di sollecitazione dei parlamentari del PD eletti all’estero che, assieme alla collega Mongiello, hanno costantemente insistito per coinvolgere nelle politiche di internazionalizzazione le forze di discendenza italiana operanti nelle realtà di residenza. Lo stesso Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del sistema Paese della Camera, presieduto dall’on. Porta e che comprende tutti gli eletti all’estero, ha dedicato uno specifico convegno internazionale a tali questioni. Questo impegno, che ha incontrato l’attenzione e la disponibilità del Ministero dello Sviluppo Economico, conclude positivamente un percorso di lavoro pluriennale avviato con Assocamerestero e con il Governo, culminato con l’azione svolta in occasione della legge di bilancio 2017”.
“Le risorse di cofinanziamento ordinario per le CCIE, che nel 2016 erano di 4,8 milioni di euro, aumentano così di quasi il 60 per cento rispetto allo scorso anno: il valore più alto dal 2010. A queste somme si devono aggiungere almeno ulteriori 2,2 milioni di euro per l’esecuzione di progetti straordinari sul made in Italy con riferimento a selezionati mercati del Nord America e dell’Europa, frutto anche questo delle sollecitazioni nostre e di alcuni altri parlamentari. L’impegno complessivo di risorse pubbliche per quest’anno a favore dell’azione camerale è, quindi, di quasi 10 milioni di euro. Un impulso e un aiuto notevoli – concludono i dem eletti all’estero – alla proiezione dell’Italia nel mondo”.
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