Gli eletti all’estero del Partito Democratico – Nicola Carè, Christian Di Sanzo, Fabio Porta, Tony Ricciardi – in una nota spiegano le ragioni per cui giudicheranno dai fatti l’impegno del governo Meloni per quanto riguarda i problemi degli italiani nel mondo.
Dopo l’intervento nell’Aula della Camera del premier Giorgia Meloni, i parlamentari dem hanno diffuso un comunicato congiunto in cui si legge: “Durante l’intervento alla Camera dei Deputati del nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, abbiamo ascoltato un timido riferimento alle ‘comunità italiane presenti in ogni parte del mondo’, anche se avremmo voluto sentire qualcosa di più su come renderle realmente protagoniste del nostro Sistema Paese”.
Gli esponenti del Pd evidenziano come la promessa del centrodestra di un ministro per gli italiani nel mondo sia stata solo “propaganda elettorale”.
Nello specifico, dichiarano: “Dopo gli annunci fatti durante la campagna elettorale dai candidati all’estero della lista di centrodestra, sull’istituzione del Ministero per gli italiani nel mondo, constatiamo, come avevamo più volte sottolineato, che il promesso ministero era solo propaganda elettorale tesa a cercare di prendere qualche manciata di voti in più, ma senza nessun intento di aiutare concretamente gli Italiani all’estero”.
Da parte loro, come esponenti di un partito d’opposizione, vigileranno – affermano – “affinché siano tutelati i diritti degli italiani all’estero”.
Inoltre, “incalzeremo il Governo a lavorare concretamente sui problemi che ancora oggi i nostri connazionali all’estero incontrano in primo luogo nell’esercitare i loro diritti di cittadinanza, sostenendo e rappresentando in Parlamento una collettività che vuole essere parte attiva e propositiva del nostro Sistema Paese nel mondo”, concludono Porta e compagni.