“Non sanno cosa scrivere nel Def, non sanno dove fissare l’asticella del deficit senza far arrabbiare la Commissione Ue e non sanno quale metodo usare per fregare gli italiani. L’unica cosa certa e’ che li fregheranno con i soliti tagli orizzontali e nuove tasse, in ossequio ai diktat europei. Peraltro non sanno dove prendere i soldi per disinnescare le clausole di salvaguardia 2018 e, dunque, anche l’aumento dell’Iva”. Lo dicono i parlamentari M5S della commissione Bilancio in relazione al Cdm odierno.
“Mentre a bordo volano gli stracci, il Titanic del governo sembra ben indirizzato verso l’iceberg – aggiungono – Con la manovrina ci faranno pagare gli sciagurati bonus dell’era Renzi che appaiono, spariscono e comunque non servono a nulla, tanto che non gli sono nemmeno valsi la vittoria al referendum del 4 dicembre. E fa ridere sentire l’ex segretario Pd parlare di possibile veto sul Fiscal compact. Chi l’ha votato nel 2012? Il suo partito era in prima fila. Inoltre nel semestre Ue di presidenza italiana l’ex premier non ha preso alcuna iniziativa per la revisione di quel trattato”.
“Assistiamo allo spettacolo penoso e ai litigi tra chi ossequia l’austerity di matrice tedesca e chi fa soltanto finta di volersi ribellare alla Commissione Ue per paura del voto imminente. Sono le ultime capriole di saltimbanchi che, purtroppo, abbandonano il Paese in macerie. Presto dovranno levare le tende e lasciare spazio all’unica forza politica cui tocchera’ ricostruire, pensando sempre al futuro”, concludono gli esponenti del M5S.
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