Leggiamo sui mezzi d’informazione che il debito pubblico del nostro malandato paese ha raggiunto il record di 2248 miliardi di euro. Una cifra spaventosa e vergognosa. Io mi irrito all’inverosimile di fronte alla totale incapacità della nostra classe politica nell’amministrare le casse dello Stato. Questi signori non sono in grado di amministrare nemmeno un condominio, figuriamoci gli oltre 800 miliardi del nostro PIL.
Anche uno studente di ragioneria riesce a capire che portando il debito di una qualsiasi azienda ad una simile sproporzione significa portarla al fallimento. Far quadrare il bilancio è roba da imprenditori e i nostri parlamentari non lo sono affatto quando parliamo di denaro pubblico. Probabilmente il loro gruzzolo, gentilmente offerto dai contribuenti, lo sanno gestire con oculatezza e intelligenza, ma quando hanno tra le mani montagne di miliardi frutto delle fatiche altrui, beh, allora via con gli sprechi (superpensioni, auto blu, aerei nuovi, missioni inutili e costosissime all’estero, 4,2 miliardi per ospitare clandestini, mantenimento di quasi mille parlamentari nel lusso, vitalizi, senatori a vita che non servono a nulla…).
Io mi sento di dire che siamo davanti ad una appropriazione indebita e presto davanti ad una bancarotta fraudolenta. Questi sono dei criminali che andrebbero arrestati per avere sperperato i sacrifici di generazioni di italiani. Siamo il paese più tassato al mondo e i venditori di fumo ora sono di fronte anche ad un PIL immobile e freddo come una lapide. Ci rendiamo conto che non avremo mai una pensione dignitosa nemmeno dopo 40 o 45 anni di lavoro? Razza di buoni a nulla, hanno portato sul lastrico milioni di famiglie, quando potremmo avere una nazione meravigliosa, che se ben gestita potrebbe farci vivere tutti nel benessere.
Questi sono i risultati di tutti i governi dal dopoguerra e io penso che sarebbe giusto e corretto far pagare a tutti i deputati e ai senatori passati da Roma questi 2248 miliardi, eredi dei defunti compresi. Non intendo accusare nessuno, ma l’attico che un anziano democristiano ha messo recentemente in vendita a 11 milioni di euro, è frutto di quali redditi? Ai comuni mortali si fa il redditometro o lo studio di settore; a questi personaggi qualcuno delle autorità pone qualche interrogativo? No, chiedo.
Chi altro è responsabile di questo debito, forse io? Voi, lettori? Forse gli operai e i lavoratori italiani? Chi amministra una società è responsabile del bilancio e lo firma e idem per il bilancio di uno Stato. Se io imprenditore ho una perdita economica eccessiva, ho l’obbligo di rimpinguare il conto aziendale di tasca mia, lo sanno questi incapaci impuniti? Perché questi signori non hanno mai pagato le loro mastodontiche negligenze?
Leggiamo sui mezzi d’informazione che il debito pubblico del nostro malandato paese ha raggiunto il record di 2248 miliardi di euro. Una cifra spaventosa e vergognosa. Io mi irrito all’inverosimile di fronte alla totale incapacità della nostra classe politica nell’amministrare le casse dello Stato. Questi signori non sono in grado di amministrare nemmeno un condominio, figuriamoci gli oltre 800 miliardi del nostro PIL.
Anche uno studente di ragioneria riesce a capire che portando il debito di una qualsiasi azienda ad una simile sproporzione significa portarla al fallimento. Far quadrare il bilancio è roba da imprenditori e i nostri parlamentari non lo sono affatto quando parliamo di denaro pubblico. Probabilmente il loro gruzzolo, gentilmente offerto dai contribuenti, lo sanno gestire con oculatezza e intelligenza, ma quando hanno tra le mani montagne di miliardi frutto delle fatiche altrui, beh, allora via con gli sprechi (superpensioni, auto blu, aerei nuovi, missioni inutili e costosissime all’estero, 4,2 miliardi per ospitare clandestini, mantenimento di quasi mille parlamentari nel lusso, vitalizi, senatori a vita che non servono a nulla…).
Io mi sento di dire che siamo davanti ad una appropriazione indebita e presto davanti ad una bancarotta fraudolenta. Questi sono dei criminali che andrebbero arrestati per avere sperperato i sacrifici di generazioni di italiani. Siamo il paese più tassato al mondo e i venditori di fumo ora sono di fronte anche ad un PIL immobile e freddo come una lapide. Ci rendiamo conto che non avremo mai una pensione dignitosa nemmeno dopo 40 o 45 anni di lavoro? Razza di buoni a nulla, hanno portato sul lastrico milioni di famiglie, quando potremmo avere una nazione meravigliosa, che se ben gestita potrebbe farci vivere tutti nel benessere.
Questi sono i risultati di tutti i governi dal dopoguerra e io penso che sarebbe giusto e corretto far pagare a tutti i deputati e ai senatori passati da Roma questi 2248 miliardi, eredi dei defunti compresi. Non intendo accusare nessuno, ma l’attico che un anziano democristiano ha messo recentemente in vendita a 11 milioni di euro, è frutto di quali redditi? Ai comuni mortali si fa il redditometro o lo studio di settore; a questi personaggi qualcuno delle autorità pone qualche interrogativo? No, chiedo.
Chi altro è responsabile di questo debito, forse io? Voi, lettori? Forse gli operai e i lavoratori italiani? Chi amministra una società è responsabile del bilancio e lo firma e idem per il bilancio di uno Stato. Se io imprenditore ho una perdita economica eccessiva, ho l’obbligo di rimpinguare il conto aziendale di tasca mia, lo sanno questi incapaci impuniti? Perché questi signori non hanno mai pagato le loro mastodontiche negligenze?
Leggiamo sui mezzi d’informazione che il debito pubblico del nostro malandato paese ha raggiunto il record di 2248 miliardi di euro. Una cifra spaventosa e vergognosa. Io mi irrito all’inverosimile di fronte alla totale incapacità della nostra classe politica nell’amministrare le casse dello Stato. Questi signori non sono in grado di amministrare nemmeno un condominio, figuriamoci gli oltre 800 miliardi del nostro PIL.
Anche uno studente di ragioneria riesce a capire che portando il debito di una qualsiasi azienda ad una simile sproporzione significa portarla al fallimento. Far quadrare il bilancio è roba da imprenditori e i nostri parlamentari non lo sono affatto quando parliamo di denaro pubblico. Probabilmente il loro gruzzolo, gentilmente offerto dai contribuenti, lo sanno gestire con oculatezza e intelligenza, ma quando hanno tra le mani montagne di miliardi frutto delle fatiche altrui, beh, allora via con gli sprechi (superpensioni, auto blu, aerei nuovi, missioni inutili e costosissime all’estero, 4,2 miliardi per ospitare clandestini, mantenimento di quasi mille parlamentari nel lusso, vitalizi, senatori a vita che non servono a nulla…).
Io mi sento di dire che siamo davanti ad una appropriazione indebita e presto davanti ad una bancarotta fraudolenta. Questi sono dei criminali che andrebbero arrestati per avere sperperato i sacrifici di generazioni di italiani. Siamo il paese più tassato al mondo e i venditori di fumo ora sono di fronte anche ad un PIL immobile e freddo come una lapide. Ci rendiamo conto che non avremo mai una pensione dignitosa nemmeno dopo 40 o 45 anni di lavoro? Razza di buoni a nulla, hanno portato sul lastrico milioni di famiglie, quando potremmo avere una nazione meravigliosa, che se ben gestita potrebbe farci vivere tutti nel benessere.
Questi sono i risultati di tutti i governi dal dopoguerra e io penso che sarebbe giusto e corretto far pagare a tutti i deputati e ai senatori passati da Roma questi 2248 miliardi, eredi dei defunti compresi. Non intendo accusare nessuno, ma l’attico che un anziano democristiano ha messo recentemente in vendita a 11 milioni di euro, è frutto di quali redditi? Ai comuni mortali si fa il redditometro o lo studio di settore; a questi personaggi qualcuno delle autorità pone qualche interrogativo? No, chiedo.
Chi altro è responsabile di questo debito, forse io? Voi, lettori? Forse gli operai e i lavoratori italiani? Chi amministra una società è responsabile del bilancio e lo firma e idem per il bilancio di uno Stato. Se io imprenditore ho una perdita economica eccessiva, ho l’obbligo di rimpinguare il conto aziendale di tasca mia, lo sanno questi incapaci impuniti? Perché questi signori non hanno mai pagato le loro mastodontiche negligenze?
Leggiamo sui mezzi d’informazione che il debito pubblico del nostro malandato paese ha raggiunto il record di 2248 miliardi di euro. Una cifra spaventosa e vergognosa. Io mi irrito all’inverosimile di fronte alla totale incapacità della nostra classe politica nell’amministrare le casse dello Stato. Questi signori non sono in grado di amministrare nemmeno un condominio, figuriamoci gli oltre 800 miliardi del nostro PIL.
Anche uno studente di ragioneria riesce a capire che portando il debito di una qualsiasi azienda ad una simile sproporzione significa portarla al fallimento. Far quadrare il bilancio è roba da imprenditori e i nostri parlamentari non lo sono affatto quando parliamo di denaro pubblico. Probabilmente il loro gruzzolo, gentilmente offerto dai contribuenti, lo sanno gestire con oculatezza e intelligenza, ma quando hanno tra le mani montagne di miliardi frutto delle fatiche altrui, beh, allora via con gli sprechi (superpensioni, auto blu, aerei nuovi, missioni inutili e costosissime all’estero, 4,2 miliardi per ospitare clandestini, mantenimento di quasi mille parlamentari nel lusso, vitalizi, senatori a vita che non servono a nulla…).
Io mi sento di dire che siamo davanti ad una appropriazione indebita e presto davanti ad una bancarotta fraudolenta. Questi sono dei criminali che andrebbero arrestati per avere sperperato i sacrifici di generazioni di italiani. Siamo il paese più tassato al mondo e i venditori di fumo ora sono di fronte anche ad un PIL immobile e freddo come una lapide. Ci rendiamo conto che non avremo mai una pensione dignitosa nemmeno dopo 40 o 45 anni di lavoro? Razza di buoni a nulla, hanno portato sul lastrico milioni di famiglie, quando potremmo avere una nazione meravigliosa, che se ben gestita potrebbe farci vivere tutti nel benessere.
Questi sono i risultati di tutti i governi dal dopoguerra e io penso che sarebbe giusto e corretto far pagare a tutti i deputati e ai senatori passati da Roma questi 2248 miliardi, eredi dei defunti compresi. Non intendo accusare nessuno, ma l’attico che un anziano democristiano ha messo recentemente in vendita a 11 milioni di euro, è frutto di quali redditi? Ai comuni mortali si fa il redditometro o lo studio di settore; a questi personaggi qualcuno delle autorità pone qualche interrogativo? No, chiedo.
Chi altro è responsabile di questo debito, forse io? Voi, lettori? Forse gli operai e i lavoratori italiani? Chi amministra una società è responsabile del bilancio e lo firma e idem per il bilancio di uno Stato. Se io imprenditore ho una perdita economica eccessiva, ho l’obbligo di rimpinguare il conto aziendale di tasca mia, lo sanno questi incapaci impuniti? Perché questi signori non hanno mai pagato le loro mastodontiche negligenze?
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