Giovanni Maria De Vita, del ministero degli Esteri, è intervenuto alla Camera alla 14esima edizione delle Giornate dell’Emigrazione, evento organizzato dall’Asmef (Associazione Mezzogiorno Futuro) e patrocinato dalla Farnesina. Secondo De Vita si tratta di un’iniziativa “che ha una ricaduta e un seguito. Ha un valore positivo perché è sempre bene che il mondo dell’emigrazione sia conosciuto in Italia”.
“Come ministero degli Esteri – ha detto De Vita – vogliamo sviluppare strategie per far sì che le nostre comunità all’estero siano un valore aggiunto per il sistema Paese”. De Vita ha ricordato che quello dell’emigrazione è un fenomeno “che cresce e di per sé è positivo. La presenza di italiani in vari settori di altri Paesi è un fattore che ci riempie di orgoglio”.
L’Italia quindi può guardare agli italiani nel mondo “come veicolo di promozione, una comunità che si rinnova sempre con nuove energie e che ha un potenziale enorme”.
Del resto i numeri sono chiari: nel mondo vivono oltre 5 milioni di italiani – stiamo parlando solo di quelli regolarmente iscritti all’AIRE – e dall’Italia se ne vanno oltre 100mila connazionali ogni anno.
Tra quelle persone che lasciano l’Italia per recarsi oltre confine ce ne sono alcune che, secondo De Vita, “vanno guidate, perché non riescono a trovare un futuro soddisfacente. Noi lavoriamo su questo”, attraverso per esempio quella che è la “digitalizzazione del procedimento di iscrizione all’Aire”, così gli italiani “non sono costretti ad andare in consolato”.
In molte circoscrizioni consolari già oggi basta una email per iscriversi all’AIRE.
De Vita ha proseguito il suo intervento mettendo l’accento sui casi che la Farnesina segue “con attenzione”, come quello che riguarda la situazione degli italiani in Venezuela o dei connazionali residenti nel Regno Unito in tempi di Brexit.
Certo, “il panorama delle risorse non è favorevole”, ma da parte del ministero degli Esteri vengono essi in campo tutti gli “sforzi” possibili per essere vicino alle nostre comunità, ha evidenziato ancora De Vita, che poi ricorda gli otto italiani che hanno perso la vita nell’incidente aereo del 10 marzo in Etiopia, “mentre portavano la loro eccellenza in un contesto internazionale”.
Nell’ambito della presentazione delle Giornate dell’Emigrazione sono stati consegnati alla Camera due Premi Eccellenze Italiana. A ricevere i riconoscimenti sono stati Simona Agnes, presidente della Fondazione Biagio Agnes, e Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2.