Loredana De Petris, senatrice di LeU, è intervenuta su Radio Cusano Campus. La norma su cannabis light giudicata inammissibile: “Non sopporto più le falsità e l’ipocrisia, ecco perché ho chiesto di fare il test antidroga. E’ stato detto addirittura che c’era ‘droga libera’ nella manovra. L’emendamento riguardava la coltivazione e la commercializzazione della canapa in tutti i suoi utilizzi industriali. E’ una filiera vera e propria”.
“L’inammissibilità decretata dalla presidente è insindacabile, ma io l’ho ritenuta non giusta perché quella norma avrebbe avuto eccome un impatto economico. L’emendamento era un modo per fare chiarezza e dare certezze al settore. Invece è partita subito la propaganda. Io sono d’accordo con la legalizzazione delle droghe leggere, che è un modo per sottrarre ricavi alla criminalità organizzata, ma questo emendamento non c’entrava assolutamente nulla. Ho lanciato la provocazione di sottoporre i parlamentari al test visto che siamo stati accusati di essere dei drogati. Forse qualcuno era rammaricato del fatto che non ci occupavamo delle droghe più pesanti. E’ come la storia delle famiglie, fanno i grandi difensori della famiglia e magari ne hanno 3-4 di famiglie. Dopo le feste proporrò di fare il test”.
Sulla legalizzazione delle droghe leggere. “Il dibattito è sempre aperto purchè non sia ideologico. Lo scorso anno ci furono anche firme di qualcuno di destra nel ddl per la legalizzazione, quest’anno un po’ di meno. Penso che questa è una battaglia che dobbiamo portare avanti. La criminalità e lo spaccio sono aumentati a dismisura, bisognerebbe prendere di petto la questione. Mai come in questo momento noi dovremmo avere la forza di affrontare il problema”.