Approvato in via definitiva dal Senato – con 88 voti favorevoli, 63 contrari e un astenuto – il disegno di legge sul Made in Italy.
Il provvedimento, che diventa legge, era stato approvato dalla Camera il 7 dicembre scorso.
“Finalmente l’Italia ha una legge che tutela e promuove l’eccellenza del Made in Italy nel mondo”, commenta il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
“Quello votato oggi è un provvedimento storico – prosegue -, che segna una svolta nella politica industriale del Paese, intervenendo a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti”.
“A tal fine, sin da gennaio prossimo i giovani potranno iscriversi al nuovo liceo del Made in Italy, che partirà con l’anno scolastico 2024/2025, creato per tramandare quelle abilità che danno lustro al nostro marchio nel mondo. Tra le misure fondamentali, anche la creazione del “Fondo Sovrano”, per attrarre investitori dall’estero per la crescita e lo sviluppo delle filiere strategiche italiane”.
LE PRINCIPALI MISURE
Alcune delle misure contenute riguardano appunto un Fondo Nazionale da un miliardo, il liceo del Made in Italy, il potenziamento delle misure anti-contraffazione, il recupero dei marchi storici.
Tra le principali misure contenute nel disegno di legge, spiega il Mimit, l’istituzione del Fondo Nazionale del Made in Italy, partecipato dal MEF, aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con la mission di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell’approvvigionamento delle materie prime.
Lo stanziamento previsto è di 700 milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024.
Viene istituito il liceo del Made in Italy. Tra le materie di interesse anche quelle STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Si prevede una disposizione transitoria al fine di prevedere l’istituzione della prima classe già per l’anno scolastico 2024/2025. Iscrizioni a partire da gennaio 2024.
Istituita la Giornata del Made in Italy il 15 aprile di ciascun anno per “celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione”.
Arrivano risorse per i progetti di autoimprenditorialità o di sviluppo di imprese femminili. Viene prevista la costituzione di un’apposita riserva in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, mediante rifinanziamento con un’apposita dotazione di 15 milioni di euro.
Riavviato il Voucher 3i allargando il novero dei soggetti beneficiari comprendendovi, oltre alle start-up innovative, anche le microimprese di più recente costituzione. Istituito un fondo, con la dotazione di 25 milioni di euro per il 2024, per la promozione nel campo della vivaistica forestale e per la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e dell’industria della prima lavorazione del legno.
Arriva il Contrassegno per il Made in Italy al fine di tutelare e promuovere la proprietà intellettuale e commerciale dei beni prodotti nel territorio nazionale e di un più efficace contrasto della falsificazione.
Potenziate le norme in materia di lotta alla contraffazione e italian sounding tra le quali quella per la specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione. Inoltre, vengono modificate le disposizioni in materia di sequestro e di sanzioni amministrative (in senso peggiorativo) per l’acquisto e l’introduzione di merci contraffatte. Tra le novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare quelle sul recupero dei marchi storici.
Le imprese titolari o licenziatarie di un marchio registrato da almeno cinquanta anni, che intendano chiudere il sito produttivo di origine notificano preventivamente al Mimit le informazioni relative al progetto di chiusura. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy può subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio ove lo stesso abbia valenza nazionale, al fine di salvaguardarne la continuità.
Istituito, presso il MIMIT, il “Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda” e stanzia 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni per il 2024. Arriva anche il registro delle Associazioni nazionali delle Città Identità, quali realtà territoriali che si caratterizzano per le produzioni agricole di pregio, in cui operano organismi associativi a carattere comunale con lo specifico scopo di promuovere e valorizzare le stesse produzioni.
Una norma protegge le opere dalla cancel culture
Il ministero della Cultura dovrà adottare linee guida per preservare l’originalità di opere musicali, audiovisive e librarie custodite dal pubblico da possibili interventi di “cancel culture”. Lo prevede l’articolo 28 del ddl Made in Italy approvato definitivamente al Senato.
La norma stabilisce che tali opere “possedute dalle discoteche, cineteche e biblioteche pubbliche, ancorché oggetto di rielaborazioni successive, siano conservate e rese fruibili anche nella loro versione originale, al fine di evitare che operazioni creative di riadattamento delle medesime opere con nuovi linguaggi comunicativi e divulgativi sostituiscano l’originale e ne facciano perdere la memoria”.