Una situazione grave mette a rischio la competitività e il futuro dell’export del formaggio Asiago negli USA, primo mercato di esportazione della specialità veneto-trentina, pari al 24% del totale, che vede passare i dazi imposti dal Presidente Trump dal 10% al 30%. Lo rileva il presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Fiorenzo Rigoni.
“Una prima stima del danno commerciale – osserva – prevede un rallentamento fino a -40% dell’export verso gli USA; mentre il peggioramento del tasso di cambio tra euro e dollaro sta già ora aggravando il problema e si annuncia un possibile calo verso altri mercati, a seguito dell’incertezza generale.
Queste scelte danneggiano in particolare i consumatori americani, rendendo più caro il prezzo finale del formaggio Asiago e la sua reperibilità sul mercato.
Già nell’ottobre 2019, i dazi al 35% portarono a ripercussioni pesanti, un repentino rallentamento delle importazioni e un blocco delle vendite che, nel marzo 2021, dopo la sospensione dei dazi, richiese lunghi mesi e azioni dedicate di ripristino”.
Per Rigoni “è arrivato il tempo delle azioni concertate responsabili che si basano sulla consapevolezza della gravità e del rischio che stiamo correndo.
Crediamo nell’importanza di un’azione europea coordinata, che esprima una visione comune, chiara e sia di impulso per uno stabile superamento di questa situazione che danneggia tutti.
È da ricordare che la UE ha competenza esclusiva nel commercio estero e per fortuna, i suoi accordi bilaterali di libero scambio negoziati nel recente passato (Vietnam, Canada, Mercosur, Messico, Giappone e altri) hanno aperto nuovi sbocchi commerciali.
Ora sarà ancora più importante diversificare in aree come il Sud-Est Asiatico, dove il Consorzio sta avviando un progetto triennale, e potenziando le vendite intra-UE. Ma gli USA restano un mercato di riferimento. Qui abbiamo decenni di relazioni istituzionali, creazione di reti distributive e commerciali, investimenti in attività di comunicazione e promozione del Consorzio di Tutela e dei soci con e per i consumatori”.