Nella settimana clou delle celebrazioni dedicate a Dante a 700 anni dalla morte, la Società alpina friulana dedica un incontro al tema della montagna nelle opere del Sommo Poeta, sia come luogo fisico, sia come ambiente sociale e umano dove fioriscono culture e lingue diverse, anche nei Paesi dell’emigrazione, come l’Argentina.
La Società alpina friulana – scrive il Messaggero Veneto – ha collaborato fin dalla fondazione con la Società Dante Alighieri, all’indomani della nascita dello Stato italiano, a favore della diffusione della cultura, della lingua e della conoscenza del territorio, non solo montano.
Oggi riallaccia quel filo con il convegno “Dante, la montagna, le lingue”, che si aprirà giovedì 16 settembre a Udine. I relatori sono Francesco Carbone (Società Dante Alighieri Comitato di Gorizia), Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana e Antonio Francisco Roya, in collegamento da Colonia Caroya, Argentina.
Il professor Francesco Carbone illustrerà la presenza della montagna nell’Inferno e nel Purgatorio della Commedia e spiegherà come i molti riferimenti di Dante alle montagne abbiano acceso l’entusiasmo dei viaggiatori dall’Ottocento in poi.