“La politica argentina ci ha dato il benvenuto”. Lo dice Daniel Ramundo, neoeletto parlamentare al Parlasur. Il politologo, segretario politico del Movimento associativo degli Italiani all’Estero (Maie) che è stato eletto nella lista di “Cambiemos” lo scorso 25 ottobre, si dice entusiasta dell’accoglienza avuta durante la sua visita al parlamento argentino. “Parlamentari delle varie forze politiche argentine che ho incontrato, mi hanno accolto con entusiasmo, hanno sottolineato che si tratta di qualcosa di inedito e che è la prima volta che la collettività italiana viene riconosciuta dalla politica locale, in questo caso attraverso l’azione svolta dal Maie”.
Durante l’incontro con Tribuna Italiana, settimanale italiano edito in Argentina, Ramundo ha più volte ricordato quella accoglienza al “Congreso”da parte dei parlamentari di tutti i partiti argentini e dell’entusiasmo dei colleghi di altri partiti che sono stati eletti al Parlasur, per lavorare insieme ai temi di una agenda comune, a partire dal loro insediamento il 14 dicembre a Montevideo.
I colleghi hanno apprezzato specialmente la sua conoscenza del Parlamento europeo e i rapporti che il Maie può vantare in tale ambito, oltre che nel Parlamento italiano. Contatti ed esperienze che Ramundo intende mettere a frutto per promuovere l’agenda che ha proposto agli elettori e che ha a che vedere con la promozione del made in Italy nel Mercosur, anche come promozione del partenariato tra imprese delle due sponde dell’Atlantico. E così anche per la promozione delle lingue, a cominciare dall’italiano.
Ramundo sostiene che si sente accompagnato dalla collettività, “perché al di là delle idee politiche che ognuno di noi possiamo avere, è stata interpretata bene la proposta che abbiamo fatto e in molti nella nostra comunità mi hanno fatto sapere che ci hanno votato, anche quando hanno scelto candidati di altre liste per altri incarichi”.
“Abbiamo fatto una campagna elettorale che ha rispettato l’identità politica di ognuno – insiste – e si è capito il senso della nostra proposta basata sulla difesa degli interessi della nostra comunità”.
Ramundo è ottimista sul futuro della collettività: “Si apre un nuovo capitolo che è molto interessante. Sono convinto sul fatto che la comunità organizzata avrà un altro peso e sarà maggiormente rispettata”. Una comunità pienamente integrata che è di esempio in un mondo nel quale si vedono tanti conflitti culturali. “Quella degli italiani in Argentina è una delle esperienze di maggior successo al mondo, al punto che la presenza italiana ha lasciato una impronta determinante nel paese”.
Parlando dell’accordo raggiunto dal Maie con Cambiemos, sottolinea che il punto di partenza è stato l’impegno di Mauricio Macri di togliere le restrizioni al pagamento delle pensioni italiane, che invece l’attuale governo non ha voluto nemmeno discutere. Da quel punto di partenza si è avanzato su altre forme di collaborazione che hanno comportato anche alla presenza di Ramundo nella lista candidata al Parlasur della coalizione “Cambiemos” e in definitiva il successo elettorale che lo porterà al parlamento di Montevideo.
In quella sede Ramundo inizierà un lavoro di articolazione con parlamentari di origine italiana del Brasile, del Paraguay e dell’Uruguay, da complementare con le visite alle varie comunità italiane, tra le quali guardano con grande interesse la proposta di lavorare sul made in Italy. “L’obiettivo è continuare a sviluppare sinergie, senza la pretesa di imporre niente, ma certi che possiamo cominciare ad avere un altro peso nella politica locale, a partire da questo riconoscimento che ho constatato durante la mia visita al Congreso”, conclude.
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