Oggi capita spesso di sentir parlare di Esports, ma di cosa si tratta precisamente? Gli Esports sono competizioni fondate sul gaming in multiplayer, durante le quali i vari team gareggiano per vincere coppe e premi che raggiungono anche migliaia di euro.
Non si tratta di una novità vera e propria, dato che le competizioni online esistono da decenni ormai, ma è il complesso frutto di un’evoluzione che ha richiesto molto tempo per arrivare a questo grado di professionalità.
Da Doom a Call of Duty il cammino è stato lungo, ma il futuro degli Esports appare più che positivo.
I primi passi
È dal lancio di Doom (1993) e Quake (1996), i due videogiochi che hanno fatto letteralmente la storia, che è partito tutto; pochi anni dopo si aggiunsero altri giochi ugualmente importanti e dal fascino ormai storico, come StarCraft, FIFA e Counterstrike. La next-gen dei videogiochi multiplayer vide invece ingressi del calibro di Painkiller e del mitico Call of Duty, ancora oggi uno dei pilastri del multiplayer e tra i più gettonati nei tornei di Esports. Infine, la catena evolutiva di questo trend deve ringraziare anche picchiaduro come Street Fighter e Warcraft.
Dalla cameretta alle competizioni internazionali
Le radici delle competizioni di gaming sono molto lontane: basti pensare al torneo di Spacewar organizzato dalla Stanford University nel 1972. Il vero antesignano degli Esports, però, è stato il torneo “Red Annihilation Tournament”, organizzato nel 1997 e che aveva come protagonista assoluto proprio Quake. Se parliamo di mostri sacri, però, non possiamo non citare gli IEM (Intel Extreme Masters) che si tengono ogni anno a Katowice, in Polonia: la competizione di videogames più longeva di sempre, nonché l’evento più significativo nel panorama degli Esports. Da ben 12 anni, infatti, questo torneo vede sfidarsi i gamer più bravi del mondo in giochi come Counterstrike o in novità recenti come PUBG.
Qual è il futuro degli Esports?
Il futuro degli Esports è sicuramente roseo: secondo le previsioni mosse dalle ricerche di settore, tale mercato procederà con una crescita annua del 35%. Addirittura si prospettano guadagni miliardari: secondo le stime effettuate, il valore complessivo degli Esports si aggirerà intorno ai 1,5 miliardi di dollari entro il 2020. In quanto a giochi, al momento è PUBG a conquistare le piazze internazionali ed è presumibile che questo trend animerà notevolmente anche l’immediato futuro, insieme ad altri giochi come FIFA e COD.