Le Istituzioni europee hanno annunciato mercoledì scorso, un “accordo politico” raggiunto, relativo ad un budget di 14,16 miliardi di euro, destinato ad aiutare i Paesi candidati all’adesione (ivi compresa la Turchia), nel periodo 2021-2027.
“Questo accordo è un segnale positivo e forte per i Paesi candidati dei Balcani occidentali e per la Turchia. Finanzierà il piano economico e di investimenti per i Paesi dell’area balcanica occidentale, strumento essenziale per sostenere la ripresa economica di questa regione prioritaria”, così si esprime Adrian Marku, corrispondente della “Progresso APM Consulting Sprl”, per i Balcani.
Attraverso questi investimenti in settori chiave, tra cui infrastrutture, ambiente e clima, nonché energia e digitale, l’UE rafforzerà la convergenza e porterà benefici tangibili a cittadini ed imprese.
L’accordo politico raggiunto, in materia di bilancio relativamente al nuovo strumento di preadesione, deve ancora essere tradotto in testi giuridici e approvato formalmente dal Parlamento europeo e dal Consiglio UE.
I Paesi beneficiari sarebbero: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia. La distribuzione dei fondi si basa su priorità tematiche e non su dotazioni per singolo Paese.
“La proposta mira a premiare le prestazioni e i progressi dei Paesi candidati nel raggiungimento delle priorità chiave ai fini dell’adeguamento agli standard europei, aumentando la flessibilità degli stessi, nonché per rispondere alle esigenze in evoluzione, dei partner in vista dell’adesione”, conclude così la sua breve analisi, Adrian Marku.