Il "Movimento dei Forconi" varca i confini della Sicilia e dal profondo Sud arriva in quel Nord produttivo, bacino di voti per la Lega di Bossi. Nascono così i "Forconi Veneti", che si promuovono anche su Facebook e sui social network più diffusi. Lunedì 23 gennaio inizierà il presidio ad oltranza al casello A4 di Vicenza est. Ivano Bono, 41 anni, leader del movimento, a ItaliaChiamaItalia spiega che "una volta raggiunto un buon numero di valorosi cittadini, punteremo su Roma". E sempre al nostro quotidiano online, precisa: "Siamo apartitici, ma si son fatti vivi sia gruppi di Forza Nuova che centri sociali. Siamo stanchi della mancanza di un lavoro sicuro anche nel ricco Nord-Est, di contratti di lavoro ‘fasulli’, di nessuna sicurezza futura, del continuo aumento di tasse, di vedere questi politici che tutelano solo il loro portafoglio".
Il motto dei Forconi Veneti? "Il nostro obiettivo: resettare Roma!". Certo, concede Ivano Bono, "forse un pò provocatorio, ma serve a far tirar fuori la rabbia nascosta del popolo locale, che si lamenta ma non conclude nulla".
I Forconi Veneti propongono con forza "la riduzione del numero dei parlamentari, che possano al massimo tenere l’incarico per 7 anni e stop, in modo che ci sia sempre un ricambio al potere con menti fresche e non ammuffite, e che siano obbligati al 100% a dedicarsi al Paese e non fare altre attività, soprattutto private. Attenzione, io sono salentino doc, da 21 anni in Veneto, non faccio parte della cultura operaia veneta, ma ne conosco i pregi e i difetti".
Il presidio previsto per lunedì dovrebbe contare, per il primo giorno, con la presenza di circa 50 persone. "Ci saranno striscioni, bandiere Italiane con delle strisce di stoffa giallo-rossa per indicare il legame storico del territorio con la bandiera del leone di Venezia (oltre che di Lecce, e perchè no la Sicilia, perchè nella storia Venezia per i propri commerci si appoggiava a Lecce e su un monumento edificato dalle famiglie Veneziane affianco alla statua di S. Oronzo vi è presente il leone alato di Venezia). Preciso questo ci serve per distinguerci sia da tutti i ‘Forconi’ e da altre persone che magari si approfittano dell’evento". Tutto questo, per poi scendere a Roma e fare sentire con forza la propria voce anche nella Capitale.
ItaliaChiamaItalia seguirà da vicino l’iniziativa dei ‘Forconi Veneti’ e la racconterà nei prossimi giorni.
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