“Renzi vuole votare subito per un calcolo molto meschino: con i 100 capilista bloccati lui garantirebbe se stesso e la parte piu’ fedele del ceto politico che lo circonda. E questa e’ l’unica cosa che puo’ spingere verso la scelta irresponsabile di andare a votare con una legge che aprirebbe una drammatica crisi istituzionale”. Lo dice Massimo D’Alema, ospite di ‘Carta Bianca’ su Rai3.
“Se si va alle elezioni, si va con la proporzionale semplice. Lo ritengo irresponsabile e ho fatto delle proposte che non sono la scissione. Ho proposto che si discuta seriamente una nuova legge elettorale, che non sia la proporzionale semplice ma aiuti la governabilita’. Una legge elettorale che favorisca la governabilita’ senza gli eccessi dell’Italicum: andrebbe negoziata e questo richiederebbe tempo. A nessuna di queste proposte si e’ risposto: solo insulti e dichiarazioni demonizzatrici. Che razza di partito e’ questo?”.
“Ha detto bene Emiliano sul congresso. Quando segretario era Bersani, Renzi volle le primarie che non erano neanche previste dallo statuto e si fecero. Ora chiediamo un congresso: e’ normale”, sottolinea l’ex premier. “Ci vuole una discussione politica”.
D’Alema non risponde alla domanda se Pier Luigi Bersani su questo la pensi come lui ma assicura: “Parlo spesso con Bersani”. Quanto al segretario del Pd, afferma: “Non penso a Renzi dalla mattina alla sera altrimenti mi rattristerei”. Quanto agli errori della vecchia classe dirigente della sinistra, D’Alema riconosce: “Sono stati commessi errori nel passato ma – aggiunge – questo non impedisce di battersi perche’ ne vengano compiuti di peggiori oggi”.
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