Per lavoro ho girato il mondo, andando persino in zone che, attualmente, per questioni politico-religiose sono pericolose, ma una cosa che non mi è mai successa è stata quella di non essere fiero di essere italiano.
L’eccezione recente – che fa la regola – è stata quella volta a Berlino, nel Museo ebraico, di fronte ad un finto albero di melograno ai cui rami ognuno può appendere un foglietto, a forma di frutto, nel quale riportare un proprio intimo desiderio. Ebbene, in uno di questi foglietti ho letto in italiano: “Speriamo che Berlusconi muoia!”. Quel cretino che l’ha scritto, sicuramente credeva di farsi bello e far ridere, ma invece rappresentava il peggior marciume mentale atavico del singolo italiota che antepone all’estero la faziosità ghibellina-guelfa all’italianità.
Altra volta in cui mi sono sentito di odiare l’Italia (in questo caso per colpa delle Istituzioni) è stato recentemente, di fronte all’arresto dei due marò italiani in India. “L’Italia ha presentato una nota diplomatica”: questo sa fare l’Italia di fronte ad un evidente sopruso internazionale. Calare la brache per questioni di convenienza. “Tanto poi – si pensa – la questione si risolve”. E’ vero, ma così facendo ognuno si sentirà in diritto di defecarci addosso senza aver paura di farlo: tanto passerà!
Veniamo ad oggi: il sindaco Pisapia con tutta l’Amministrazione di sinistra ha negato la cittadinanza milanese al Dalai Lama, capo spirituale della Chiesa tibetana, già programmata ed approvata, in quanto la Cina si è incazzata ed ha minacciato di non partecipare all’Esposizione mondiale che avverrà a Milano… Io me la prendo, questa volta, con i milanesi che hanno votato un simile elemento con tutto il suo degno seguito, composto da politicanti alla Peppone, da strapazzo. Ma come!Una rappresentanza di sinistra che prende ordini da un comando imperialista, schiava di un obbligo commercial-economico di una esposizione capitalista? Vabbé, comprendiamo, perché questa giunta avrebbe contraddetto un sistema marxista, quello cinese, l’unico efficiente punto di riferimento di un sistema comunista realizzato, ma santiddio… come si fa a denudarsi platealmente, donando il lato “B” in questa maniera! Pisapia ha sputtanato tutta l’Italia!
Propongo a tutti i sindaci italiani di qualsiasi comune: dal più grande al più piccolo di 25 abitanti in montagna, di consegnare la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Non avrà quella milanese, ma otterrà quelle di tutti i restanti comuni italiani: o quantomeno quelle onorificenze dei comuni che si dichiarano veramente democratici, indipendenti e non sovietici! Pisapia: Vergogna! Milano: Vergogna!
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