Si è detto e scritto che l’iniziativa del Turismo delle Radici possa giovare ai numerosi borghi d’Italia. Però, non si è detto molto riguardo alle sagre.
Ogni borgo italiano ha una sagra storica. Per esempio, qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) vi è la Sagra di San Giovanni Battista. Le sagre e le feste paesane sono eventi legati alla cultura delle realtà nelle quali esse si svolgono. D’altra parte, anche gli italiani all’estero sentono molto tutto questo. Basta pensare alle feste organizzate dai vari circoli ed associazioni regionali di italiani residente all’estero. Anzi, molto spesso, questi circoli tendono a riprodurre le feste di paese dei loro luoghi d’origine. Così, per esempio, si vedono le processioni dei santi patroni di realtà locali italiane anche in città estere. A questo punto, non si potrebbe fare sì che i circoli e le associazioni di italiani residenti all’estero possano interagire anche coi comitati e le associazioni di Paese? Si potrebbero coinvolgere le Pro Loco, i comitati e le associazioni di paese nell’iniziativa del Turismo delle Radici.
Il ruolo di queste realtà associative è molto importante ed io stesso lo so bene, essendo segretario pro tempore del Comitato Manifestazioni Roncoferraro, il comitato di paese della mia zona. Ci può essere un lavoro di squadra tra Comuni, associazioni di paese ed associazioni di italiani all’estero nel fare sì che le sagre paesane possano essere anche eventi per italiani all’estero che vogliono conoscere le loro origini. Una cosa del genere darebbe giovamento a tutti. Gioverebbe ai Comuni, che vedrebbero maggiori introiti, alle associazioni di italiani all’estero, che avrebbero anche dei trait d’union qui in Italia, e alle associazioni e ai comitati di paese italiani, i quali potrebbero anche crescere. Insomma, il Turismo delle Radici potrebbe diventare un’opera di grande respiro per tutti.