Per tanti italiani residenti all’estero non è sempre chiaro il meccanismo parlamentare del voto di fiducia. Il voto di fiducia è uno strumento con il quale il Governo lega l’approvazione di un provvedimento legislativo al previo consenso del Parlamento sul suo operato, ovvero chiede la cosiddetta fiducia. Ieri, il MAIE – come sempre – ha votato No alla fiducia al Governo Renzi. Perché? Il motivo è chiaro. Perché chi ha votato la fiducia ha, una volta ancora, manifestato il suo appoggio al Governo Renzi. Ha cioè votato a favore anche delle politiche renziane per gli italiani all’estero.
Quindi, chi ha votato a favore ha votato per i tagli alla lingua e alla cultura italiana all’estero, per i tagli all’assistenza diretta e indiretta ai nostri connazionali bisognosi; ha votato a favore dell’abbandono degli italiani in Venezuela, che stanno affrontando una crisi umanitaria, e della chiusura di sedi diplomatiche (come in Repubblica Dominicana, Montevideo, Newark).
Chi ha votato a favore di fatto ha detto sì alla tassa di 300 euro per la richiesta della cittadinanza da parte di discendenti di italiani, soldi che vengono “mangiati” dalla burocrazia romana; ha votato a favore del pagamento dell’IMU sulla prima casa degli italiani all’estero; a favore dello smantellamento della rete consolare all’estero. Eccetera.
In sintesi, chi vota la fiducia al Governo vota tutte queste cose, le approva e le sostiene. Votare contro politiche che ci penalizzano e ci trattano come cittadini di serie B per il MAIE è un dovere, perché noi rappresentiamo tutti gli italiani all’estero, anche quelli che non ci hanno votato. Ma siamo solo in 4, su 18 eletti all’estero, che votiamo NO alla fiducia al Governo Renzi. Lasciamo ai nostri lettori trarre le debite conclusioni.
*Presidente del MAIE – MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL’ESTERO
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