Il ponte? È un progetto del passato. Da Messina a Reggio Calabria si andrà in funivia, attraverso lo stretto sospesi a 70 metri dal mare. I progettisti parlano di «metropolitana leggera», in realtà si tratta di un trasporto su fune, quindi una funivia. Dalla stazione marittima di Messina all’aeroporto di Reggio Calabria: 15 minuti. Il progetto è stato presentato a Milano nei giorni scorsi dagli ingegneri Achille Baratta e Massimo Majowiecki, professionisti stimati con alle spalle decenni di carriera e lavori importanti.
Majowiecki, per esempio, ha firmato la copertura dello stadio Olimpico di Roma, il ponte strallato sull’Adige, lo Juventus Stadium e la copertura dei percorsi pedonali Decumano-Cardo dell’Expo 2015. In pratica la funivia sfrutterebbe i due enormi piloni dell’elettrodotto dell’Enel, oggi abbandonati e inutilizzati. Partendo dalla stazione di Messina, hanno illustrato i progettisti, otto tratti interessano direttamente il mare, altri invece costeggiano la riviera utilizzando i percorsi delle strade.
Dal lato della Calabria, dopo un primo tratto di raccordo, tutto si svolgerà utilizzando le aree dell’autostrada, fino all’aeroporto di Reggio Calabria. In totale 37,6 chilometri di percorso, così suddivisi: 13,5 km in Sicilia, 3,5 sul mare e 19,6 in Calabria. Le 40 fermate servono a collegare sia le frazioni che i centri abitati di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
Il costo stimato è di circa 850 milioni di euro, un decimo di quanto costerebbe (oggi) il ponte sullo stretto. Gli stessi progettisti, però, ammettono che l’opera servirebbe più come richiamo turistico che per un vero e proprio sistema di trasporto tra le due sponde (eccetto per i pendolari tra Messina e Reggio).
Le funivie urbane sono un’idea che sta raccogliendo molti sostenitori. Per esempio la candidata sindaco M5S a Roma, Virginia Raggi, ha rilanciato una proposta dell’ex sindaco capitolino Walter Veltroni per una cabinovia urbana sopra il Tevere tra la Magliana e l’Eur.
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