Alla fine tutto si è concluso come previsto. La commissione di Vigilanza Rai boccia la nomina di Marcello Foa a presidente del Cda dell’Ente radiotelevisivo pubblico. Da valutare ora le mosse della maggioranza gialloverde per garantire la governance di viale Mazzini e le conseguenze sugli equilibri del centrodestra, vista la decisione di Fi di non votare il candidato che era stato indicato in particolare dalla Lega. Forza Italia che ha votato contro insieme a Pd e Leu.
“Prendo atto con rispetto – dichiara Foa – della decisione della Commissione di Vigilanza della Rai. Come noto, non ho chiesto alcun incarico nel Consiglio che mi è stato proposto dall’azionista. Non posso, pertanto, che mettermi a sua disposizione invitandolo a indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell’interesse della Rai”.
Intanto M5s e Lega non mollano e replicano al voto della Commissione di vigilanza proponendo come presidente proprio Marcello FOA. “Puo’ restare e svolgere le funzioni di presidente in quanto consigliere anziano nel cda”, dicono all’unisono Gianluigi Paragone del M5s e Polo Tiramani della Lega. Ipotesi respinta da Forza Italia e Pd come inaccettabile.
“Si riunisca il cda ed eleggano un nuovo presidente. E’ una figura di garanzia, farebbero bene a concordarla con le opposizioni”, dice Antonello Giacomelli, del Pd.
La Lega apre a Forza Italia, ma non al Pd. “Siamo dispiaciuti dell’asse Pd-Fi che cerca di fermare il cambiamento, sia del Paese che della Rai. Dal Pd non ci aspettiamo nulla, con Fi invece siamo pronti a confrontarci”, dichiarano in una nota congiunta i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Ma il Pd e’ determinato ad andare avanti, anche con le carte bollate. Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai: “FOA non e’ presidente Rai, l’abuso e’ stato bloccato. Se pensano davvero di asserragliarsi dentro a Viale Mazzini con una nomina illegittima e illegale, nascondendosi dietro l’inesistente formula del ‘presidente anziano’ e magari dandogli illegittimamente anche un super stipendio, procederemo per tutte le vie, a partire dai ricorsi al Tar e al Presidente della Repubblica”. Sulle barricate anche Leu.
Intanto torna il ritornello che parla di un “centrodestra finito”, visto le distanze sempre più marcate tra Forza Italia e Carroccio.