L’Imu va in soffitta, ma il fisco non rinuncera’ a tassare gli immobili. Anche la prima casa. Ma cambierà la filosofia. Il nuovo balzello, che e’ stato chiamato Taser, prenderà forma solo nella legge di Stabilità, si applicherà dal 2014 e sarà finalizzato a finanziare i servizi comunali, compresa la raccolta dei rifiuti. E solo con questa riforma – brutta notizia per le imprese – arriverà l’attesa deducibilità dell’imposta sui beni strumentali, come i capannoni, o sui locali utilizzati dagli enti no profit.
”Non sarà un’Imu mascherata”, ha assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha annunciato una riduzione del carico fiscale sulle famiglie. Ma se questa nuova imposta peserà meno sulle tasche dei cittadini si saprà solo quando, definiti i dettagli, sarà possibile fare i conti. Di certo le prime simulazioni contenute nelle ipotesi stilate dal Tesoro solo qualche settimana fa, mettono in risalto che, a seconda delle scelte, l’impatto per l’erario potrebbe essere anche a saldo zero, mantenendo immutato l’aggravio sui cittadini rispetto alla tassazione dell’Imu.
Il percorso che porta alla definizione della nuova tassa e’ delineato nel decreto e prevede un fitto confronto con le parti sociali e con i comuni che sono i beneficiari ultimi della tassa. Ma le linee guida sono gia’ definite. Si prevede che sarà composta da due componenti: la prima servira’ a pagare la raccolta dei rifiuti, la seconda i cosiddetti ”servizi indivisibili”, ora previsti dalla Tares. In pratica arriva una sorta di tassa che ne ingloba due. La prima parte, quella relativa alla raccolta dei rifiuti, dovrà consentire di coprirne completamente i costi e si pagherà in base ai metri quadrati. Per la seconda, invece, il comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e i servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). La filosofia – ha spiegato Letta – e’ la stessa di un condominio, con la quale si pagano servizi comuni e si valuta l’efficienza dell’uso delle risorse che sono state pagate (”Pago, vedo, voto”). Ma, a scanso di equivoci, e’ comunque previsto un tetto al prelievo fiscale, per evitare rischi di uno shock da tassazione. Anche perchè l’acronimo scelto per la nuova tassa, Taser, non farebbe ben sperare: è lo stesso nome delle pistole elettriche utilizzate dalla polizia Usa per immobilizzare, proprio con l’elettroshock, i malviventi in fuga.
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