“Richiediamo che le Camere di Commercio Italiane all’Estero possano avvantaggiarsi di una parte dei fondi stanziati nel Decreto Cura Italia per il nostro export. In questo Decreto si istituisce un fondo per la promozione del Made in Italy all’estero di 150milioni di euro, ma questo Governo, formato dal PD, Italia Viva e 5 Stelle, ha tenuto fuori le CCIE”. Lo dichiara in una nota Simone Billi, deputato della Lega eletto nella ripartizione estera Europa.
“Il Sistema Camerale Estero è formato da 79 Camere in 56 Paesi, 160 punti di assistenza e 20.000 associati, con 300.000 contatti d’affari per 42 milioni di euro di fatturato nel 2019” dettaglia l’on. Billi “svolgono quindi un ruolo importante per l’internazionalizzazione delle nostre imprese, grazie alla loro conoscenza dei mercati locali e del territorio.”
“Hanno inoltre un grande know-how sviluppato in anni di lavoro nei vari Paesi dove operano – spiega il deputato della Lega – saranno un vettore cruciale per il nostro export ed il Made In Italy durante la ripresa dopo il coronavirus”. “Sembra che la metà delle CCI dovrà chiudere nei prossimi mesi” – conclude l’On. Billi – “molte altre hanno già ridotto l’organico a causa del coronavirus e della conseguente ridotta attività lavorativa”.