“Il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo esprime la sua preoccupazione è contrarietà all’ipotesi di modifica della legge elettorale per l’estero (presentata da FI M5S e Lega) emersa in commissione Affari costituzionali del Senato, che prevede la riduzione del numero dei parlamentari da 18 a 12, 8 alla Camera e 4 al Senato”. E’ quanto si legge in una nota targata CTIM e firmata dal Presidente Vincenzo Arcobelli e dal Segretario Generale Roberto Menia.
“In primis vi sono dei dubbi di incostituzionalità, se si considera il rapporto non equilibrato di rappresentanza tra i cittadini italiani residenti all’estero e quelli in Italia. Con la nuova proposta, per la Camera il quoziente di rappresentanza se ad esempio è di 100.000 abitanti per deputato all’estero è di quasi 500.000, cioè 5 volte in più”.
“Ancora una volta quando si parla di italiani residenti all’estero, essi vengono negoziati al ribasso”, si sottolinea nella nota.
Per il CTIM è d’obbligo la discussione di riformare gli organi di rappresentanza parlamentare per renderli più efficienti, ma questo – sottolinea – non può avvenire a scapito degli italiani all’estero e della loro rappresentanza. Si tratterebbe di “un’ulteriore penalizzazione discriminatoria per gli oltre 5 milioni di cittadini italiani residenti all’estero” e sarebbe una misura “vergognosa”.