Maurizio Crozza l’ha detto senza filtri: “Antonio Razzi è un completo incompetente”. E l’italiano “correggiuto” con cui si esprime? Anche Crozza sa che non è facile imitarlo, “perché ha la sintassi tutta disgregata”. L’imitazione che il comico fa di Antonio Razzi fa scompisciare dalle risate: il guaio è che avere in Parlamento uno come Antonio in realtà dovrebbe farci piangere tutti.
Razzi, oggi senatore del PdL, è entrato in Parlamento per la prima volta nel 2006, eletto nella ripartizione estera Europa con l’Italia dei Valori di Di Pietro. Poi, pur di non perdere la pensione – “e fatti un poco li cazzi tua, io mi faccio li cazzi mia” – ha deciso di sostenere il governo Berlusconi come “responsabile”. E il Cavaliere l’ha premiato, candidandolo alle ultime politiche. Così, Antonio è di nuovo nel Palazzo, ha lo stipendio assicurato con il quale potrà continuare a pagarsi il mutuo…
Pubblichiamo in questa pagina il video in cui Crozza imita Razzi. Da non perdere. Siamo andati a vedere i commenti relativi al video su Youtube. La gente è schifata: si va dal “mi sono vergognato di essere abruzzese”, fino a “questo è il paese (paese per modo di dire) in cui la realtà supera la fantasia”, per finire con “che vergogna!!!!! povera Italia non ci salviamo più!!”.
Il bello è che Razzi si prende davvero sul serio. Ma come, non si rende conto che l’Italia intera lo prende per il culo?
La sua ultima iniziativa parlamentare riguarda un progetto di legge per l’abolizione del CGIE, il Consiglio generale degli italiani all’estero. Fin dal 2006, Razzi sostiene che il CGIE va abolito, perché lo considera “un organismo elefantiaco e obsoleto". "Con queste contingenze economiche che vedono il paese strozzato e al verde, con il rischio concreto dell’abolizione del voto all’estero, ancora c’è qualcuno che difende strenuamente un organismo inutile e dispendioso come il Cgie", commenta ancora Razzi reiterando con forza il suo pensiero circa "l’inutile dispendio economico – si legge in una nota – impiegato per tenere in vita qualcosa che è assolutamente inutile. Sarebbe meglio e più opportuno che questi denari fossero spesi per fare cose necessarie per gli italiani all’estero, penso alla cultura e lingua italiana, alla conservazione del voto per i connazionali residenti fuori dai confini italiani. E’ uno schiaffo alla miseria continuare con il CGIE la cui utilità sociale e politica è nulla, e per di più pretende investimenti che dichiarare scandalosi è riduttivo", conclude il parlamentare azzurro.
Ora, la posizione di ItaliaChiamaItalia sul CGIE è nota da tempo: così com’è non funziona, o si riforma davvero o meglio farne a meno, non lo rimpiangeremo. Tuttavia, il fatto che Razzi torni a parlare del tema, ci pare ridicolo: il suo intervento non fa che togliere importanza al dibattito, perché pensare di poter prendere sul serio qualunque cosa esca dalla bocca di tale personaggio ci pare un insulto all’intelligenza di chiunque.
































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