Una interrogazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze e una segnalazione sia al Ministero delle Telecomunicazioni sia alla commissione di vigilanza Rai. Così il deputato Eugenio Sangregorio, presidente dell’Usei (Unione sudamericana emigranti italiani), e il segretario del partito, Vincenzo Carrozzino entrambi nativi di Belvedere Marittimo (CS), hanno inteso “proteggere” il buon nome della Calabria, messa in cattiva luce dalla cronaca fatta in diretta durante il passaggio del Giro d’Italia.
Al centro della polemica i riferimenti alla ‘ndrangheta e al traffico di rifiuti tossici fatti dai giornalisti durante la sfilata dei campioni, ignorando invece il contesto storico-naturale e le bellezze della terra calabrese.
«Pare assurdo – hanno spiegato Sangregorio e Carrozzino – che un giornalista chiamato a commentare la più importante competizione ciclistica d’Italia non trovi di meglio che gettare fango su una terra che ogni giorno lotta per combattere i pregiudizi. La cosa ancora più grave è che invece di esaltare le bellezze di un territorio che ha ospitato la carovana rosa i cronisti abbiano solo parlato di rifiuti e cosche. Per questo chiederemo a ministero e alla commissione di vigilanza di prendere provvedimenti seri. Peraltro il Giro d’Italia è arrivato sulle strade calabresi grazie al contributo del territorio. E ne abbiamo ottenuto una pubblicità negativa…».
Non solo. Sangregorio e Carrozzino vanno oltre: «Il Giro d’Italia, che è un veicolo di promozione del territorio – e per questo sostenuto dalla Regione Calabria – non può trasformarsi in uno sfregio per questa terra, tra l’altro riportando notizie smentite dagli organi giudiziari e ormai datate negli anni. Sarebbe stato opportuno, invece, parlare delle nostre bellezze ed esaltare il riconoscimento della Bandiera Blu ottenuto proprio qualche giorno fa. Belvedere, ad esempio, non è stato citato dal telecronista malgrado il Giro sia passato in paese ed è tra le mete turistiche più importanti della terra calabrese grazie anche alle preziose reliquie di San Valentino».