Flavia Perra, presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, nel corso di un’audizione alla Camera davanti alla Giunta delle elezioni ha parlato del meccanismo elettorale con cui votano gli italiani nel mondo.
“I problemi che abbiamo dovuto affrontare in queste ultime elezioni, che sono stati simili a quelli che si sono verificati in precedenza, sono stati aggravati dal numero complessivo di elettori: sono stati 4.177.725, mentre nelle politiche del 2013 erano stati 3.438.670. I seggi costituiti nel 2013 sono stati 1361; quest’anno sono stati 1730. Questo ha significato che gli addetti ai seggi erano 10.380, e ci sono stati 891 rappresentanti di lista accreditati, più tutto il personale che serve”.
Una delle modifiche al voto estero, ha sottolineato, “dovrebbe riguardare i termini entro i quali i plichi contenenti le schede votate vanno presi in carico dal Consolato, e da questo poi spediti all’Ufficio circoscrizione Estero. Attualmente il termine di scadenza è per le ore 16 del giovedì, le spedizioni avvengono durante il venerdì e il sabato, e quindi qualsiasi problema si ridonda sul momento di arrivo dei plichi” a Roma. “Proprio per la concentrazione delle operazioni elettorali nella giornata di domenica, si potrebbe stabilire il termine ultimo di arrivo dei plichi il mercoledì alle 16, anziché il giovedì”.
“La concentrazione delle operazioni nella giornata di domenica, infatti, ha inciso anche sulle operazioni di distribuzione e consegna dei plichi che l’Ufficio deve effettuare nei giorni antecedenti alla domenica, man mano che le schede elettorali votate pervengono all’aeroporto di Fiumicino. Qualsiasi problema, come un ritardo dei voli o le condizioni meteorologiche, fa sì che a volte i plichi vengano consegnati dall’Ufficio ai presidenti di seggio nella mattinata, in contemporaneamente alla costituzione dei seggi. E’ un’altra problematica notevole”.
“VOTO PER CORRISPONDENZA PRESENTA CRITICITÀ”
“Riteniamo che sarebbe opportuno invertire il cosiddetto ‘diritto di opzione’: cioè, chi vuole votare per corrispondenza deve fare questa opzione, e può fare richiesta al Consolato territorialmente competente. In questo modo si avrebbe un maggiore controllo sui plichi, una maggiore consapevolezza da parte degli aventi diritto e una razionalizzazione dei costi. Preciso che questo voto per corrispondenza presenta delle criticità, sembra ci sia stato un fenomeno di furti di schede”.
“Suggerivamo una modifica legislativa, che riteniamo ormai indispensabile, anche per suddividere tra diverse Corti d’appello l’elettorato Estero. Sono troppi gli elettori da scrutinare, e così andrebbero a carico non di una sola Corte d’appello. Aggiungo che è impensabile trovare più siti” per lo scrutinio “nel Comune di Roma”, oltre a quello esistente di Castelnuovo di Porto. “L’Ufficio non ce la farebbe”.
“CUSTODIA DEI PLICHI MOLTO DIFFCILE”
“La custodia dei plichi” nel sito di Castelnuovo di Porto (Roma) “è stata molto difficile. E’ dovuto intervenire un gran numero di Forze dell’ordine per custodire il materiale, e in alcuni casi durante lo spoglio può succedere che si introducano degli operatori televisivi. Quest’anno è successo 1-2 volte, sono stati subito allontanati, però sono un elemento di disturbo nelle operazioni di scrutinio”.
“Le operazioni si sono concentrate tutte nella giornata di domenica, il che ha comportato un’ulteriore contrazione dei tempi per svolgere le operazioni preliminari, che dovrebbero terminare alle 23 della domenica, quando si inizia lo spoglio”.
“FARLO A MANO È LAVORO GRAVOSO, IMPIEGA MOLTO TEMPO”
“L’identificazione degli elettori va fatta a mano, e anche questa è una criticità, perché comporta un lavoro gravoso che impiega molto tempo. Noi suggerivamo di introdurre un lettore ottico, che dà garanzie di regolarità, e quindi nella busta esterna che manda il consolato ci dovrebbe essere un codice a barre in moda da agevolare queste operazioni”.