Cristina Grancio, la prima consigliera grillina di Roma espulsa dal Movimento 5 Stelle “per le sue posizioni in difformità alle direttive del gruppo”, ossia per avere espresso perplessità sullo stadio della Roma a Tor di Valle e votato contro la costruzione di un palazzo di 10 piani in piazza dei Navigatori, intervistata da Repubblica spiega: “Le mie posizioni erano in conformità con il programma elettorale MSS. Io, però, ho mantenuto la schiena dritta, gli altri si sono piegati ai poteri forti”.
“Il nuovo statuto stravolge il senso del M5S originario: è una grande illusione. Prima o poi se ne renderanno conto tutti”, “ho capito che loro scelgono persone senza passato politico per gestirle più facilmente. Lo staff, un’entità non riconoscibile che ti fa sentire come un criceto in una ruota: non sai nemmeno con chi discutere. Pensavo di dover rendere conto agli elettori, non allo staff”. Ora “passo al gruppo misto. Siederò sullo stesso banco di Virginia Raggi quando faceva opposizione al sindaco Marino”.