Continua a essere gravissima la crisi in Venezuela, una vera dittatura mascherata da democrazia. A colloquio con Italiachiamaitalia.it, il senatore Aldo Di Biagio ha evidenziato l’importanza del dialogo nella situazione venezuelana, anche se – osserva – “devo rilevare come il dialogo politico che è stato avviato anche attraverso un importante mediazione della diplomazia vaticana sembra essersi arrestato, registrando così nei fatti una mancanza di volontà da parte del Governo venezuelano di superare la situazione critica che attraversa il Paese”.
Deputati dell’opposizione in Venezuela sono in carcere o costretti all’esilio: “Si tratta di azioni che nulla hanno a che vedere con un regime di carattere democratico. Il Venezuela si trova a un bivio e deve scegliere se continuare in una deriva a carattere autoritario o evolversi, come ci auguriamo, in una realtà di carattere democratico. Per questo motivo alta deve essere l’attenzione della comunità internazionale che deve utilizzare ogni mezzo a sua disposizione perchè si superi la situazione critica in cui versa il paese, favorendo un dialogo costruttivo tra il Governo e l’opposizione democratica, che passi innanzitutto attraverso la salvaguardia dei diritti costituzionalmente garantiti e quindi la liberazione dei prigionieri politici”.
Di Biagio ha incontrato nelle scorse settimane a Roma, insieme a Pierferdinando Casini, il deputato venezuelano Lester Toledo: “Ho avuto modo di sentire dalla sua voce delle criticità che già erano a noi note. E’ evidente che in Venezuela vi è una grave limitazione dello stato di diritto a causa del controllo che il Governo esercita nei confronti del potere giudiziario e che ha portato alla incarcerazione di esponenti politici di primo piano come Leopoldo López, Antonio Ledezma e Daniel Ceballos. Purtroppo il proclamato ‘stato di eccezione ed emergenza economica’ attribuisce al Governo poteri eccessivamente estesi che si manifestano anche in un forte ed inaccettabile condizionamento nei confronti degli organi giudiziari, e in particolare del Tribunale supremo. E comunque sicuramente sarà necessario, e sarà fatto, tenere sotto osservazione e monitoraggio i flussi di denaro verso l’estero”.
Cosa farà Di Biagio per cercare di convincere il Governo italiano a fare di più nei confronti del Venezuela? “Innanzitutto mi preme evidenziare come in Venezuela sia presente una importante comunità italiana, che in questo momento condivide con il popolo venezuelano la preoccupazione per il clima di intimidazione e di tensione politica che si respira, indipendentemente dalle posizioni politiche contro o anche a favore del Governo. Senza dimenticare le imprese italiane che operano nel Paese che subiscono fortemente la situazione di crisi economica, anche in relazione ad una posizione creditizia complessiva ormai insostenibile (stimata attualmente in circa 3 miliardi di dollari)”.
“Anche per questo il Senato nei giorni scorsi ha approvato una mozione a prima firma del Presidente Casini con la quale si impegna il nostro Governo ad intervenire, anche in sede di Unione europea e in collaborazione con gli organismi internazionali, per ottenere dal Governo venezuelano un dialogo costruttivo che consenta di superare la situazione critica in cui versa il Paese. E ciò può avvenire solo attraverso il ripristino e la salvaguardia delle attribuzioni e prerogative di carattere costituzionale e democratico, in primis – lo ribadisco – la liberazione dei prigionieri politici. C’è da parte nostra una forte preoccupazione, un timore di una forte recrudescenza ed inasprimento della situazione che non vedrebbe alcun vincitore ma solo sconfitti: il Venezuela ed il popolo venezuelano”.
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