Il mercato immobiliare americano, quello al centro della crisi, mostra segnali di ripresa che lasciano ben sperare sul fatto che il fondo sia stato toccato e che un ripresa si inizi a intravedere. E Wall Street ne trae beneficio: dopo un avvio debole, gli indici americani hanno preso slancio e avanzano in territorio positivo. Le vendite di case esistenti in agosto sono salite del 7,8% rispetto al mese precedente e del 9,3% su base annua a un tasso annualizzato di 4,82 milioni di unita’. Si tratta del risultato migliore dal maggio 2010, quando gli acquirenti di preme case si affrettavano per qualificarsi per gli sgravi fiscali. Sempre lo scorso mese, le costruzioni di case nuove sono salite del 2,3% rispetto a luglio e del 29% rispetto ad agosto 2011 a un tasso di 750.000 unita’: le costruzioni di case unifamiliari, che hanno rappresentato il 71% delle nuove case di agosto, sono balzate ai livelli piu’ alti dall’aprile 2010.
‘La ripresa del mercato immobiliare, e’ reale’, afferma Sal Guatieri, analista di BMO Capital Market. Il mercato immobiliare – mette in evidenza il capo economista della National Association of Realtors, Lawrence Yun – sta sperimentando una ripresa decisa. ‘Molti acquirenti stanno traendo vantaggio dalle convenienti condizioni offerte’ per i mutui. E la ripresa si vede dai prezzi: quelli medi delle case esistenti sono risultati pari a 187.400 dollari, in aumento del 9,5% rispetto ad agosto dello scorso anno. ‘I dati sono molto buoni e rafforzano la nostra idea che tutti i pezzi di una sostenibile ripresa del mercato immobiliare stiano andando a posto’, mette in evidenza Millan Mulraine, economista di TD Securities.
Nonostante l’andamento del mercato – mettono in guardia alcuni analisti – c’e’ pero’ bisogno di cautela: le vendite e le costruzioni sono ancora sotto i livelli pre-bolla e il confronto su base tendenziale appare molto positivo perche’ quello precedente e’ stato nero. Le agevolazioni fiscali, infatti, hanno fatto balzare le vendite nel 2009 e nel 2010 e la ‘sbornia’ si e’ fatta sentire per la maggior parte del 2011. A pesare ancora sul mercato delle case e’ la stretta del credito con gli standard piu’ stringenti usati dalle banche e che rendono per gli americani piu’ difficile qualificarsi per un mutuo. Le banche hanno erogato nel 2011 7,1 milioni di mutui, il 10% in meno rispetto all’anno scorso al livello piu’ basso da 16 anni.
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