Archiviato lo swap sui propri titoli pubblici comincia domani una settimana calda per la Grecia e per tutta la Ue, con numerosi appuntamenti sul fronte della crisi. A dire la prima parola saranno i mercati domani mattina, e se Atene riparte guardando al futuro con rinnovata fiducia, dall’altra si teme un inizio di settimana improntato alla volatilita’ dei listini mentre per i nuovi bond greci si prospetta una partenza tutta in salita. Qualche incertezza anche alla luce dei prossimi dati macroeconomici di Eurostat (mercoled’ e giovedi’), mentre gia’ sul ‘grey market’ gli interessi sui nuovi bond greci si muovono tra il 18%-22,6% rispetto al 14% del bond decennale portoghese. E senza escludere che Atene debba tornare a battere cassa in Ue. Sui mercati, inoltre, cosi’ come all’Eurogruppo, continuera’ anche ad aleggiare lo spettro del Portogallo e della Spagna. Domani con l’incontro, alle 17.00, dei ministri dell’Economia e delle Finanze di Eurolandia – per l’Italia Mario Monti – e’ atteso il via libera alla seconda – e piu’ consistente – tranche del secondo pacchetto di aiuti da 94,5 miliardi di euro – dopo lo sblocco di venerdi’ di 35,5 miliardi di euro destinati a compensare le perdite sopportate dalle banche in seguito all’operazione di concambio.
‘Confido che le difficili misure decise con il governo di Atene la porteranno sulla via del risanamento’, ha detto oggi il ministro delle finanze tedesco, Wolfang Schaeuble aggiungendo pero’:’nessuno puo’ escludere che la Grecia necessiti di un ulteriore pacchetto’.
Sul tavolo dell’Eurogruppo di domani inoltre ci sara’ il tema del rafforzamento del fondo di stabilita’ (Esm), a cui si oppone la cancelliera tedesca Angela Merkel. All’Ecofin di martedi’, invece, la presidenza fara’ il punto sul lavoro di preparazione sulla proposta di una Tobin tax a livello Ue, cioe’ la tassazione delle transazioni finanziarie che sta particolarmente a cuore al premier italiano Mario Monti che ha recentemente scritto insieme ad altri 8 leader una lettera alla presidenza danese per auspicarne una accelerazione. La proposta della Commissione di una direttiva per l’introduzione di questa tassa era stata discussa a novembre e il Consiglio dovrebbe ridiscuterla a maggio-giugno. Martedi’, si parlera’ anche di squilibri macroeconomici, ovvero verra’ discusso il cosiddetto rapporto sul ‘meccanismo di allerta’ presentato dalla Commissione a febbraio. Inoltre, il Consiglio dovra’ adottare misure nei confronti dell’Ungheria: da una parte sul fronte della procedura per deficit eccessivo; dall’altra sulla proposta di sospensione di fondi di coesione per 495 milioni di euro a partire dal 2013, pari al 5% del Pil e al 29% del totale dei fondi destinati a Budapest per il prossimo anno.
Sul fronte dei diversi paesi intanto oggi il governo belga ha deciso un nuovo pacchetto di misure di austerità da 1,82 miliardi di euro destinato a contenere il deficit di bilancio al 2,8% del Pil nel 2012 e quindi a tener fede ai propri impegni nei confronti di Bruxelles. per quanto riguarda la Spagna invece, intervistato da El Pais, il membro spagnolo del Board della Bce – Manuel Gonzalez-Paramo – ha giudicato positive le prime misure prese dal nuovo governo conservatore del premier Mariano Rajoy, anche se ha sottolineato che nel paese ci sono ancora troppe banche e che il settore deve essere ristrutturato.
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