Gli effetti della crisi continuano a lasciare segni evidenti nei bilanci dei grandi gruppi bancari del Vecchio Continente. Dopo le cattive notizie giunte ieri da colossi del calibro di Credit Suisse e Bbva, oggi e’ stata la volta di un’altra sfilza di trimestrali, che mostrano segnali in alcuni casi contrastanti, ma in generale piuttosto preoccupanti. E’ il caso di Santander, Barclays e Deutsche Bank.
Per Santander, prima banca dell’eurozona, nel primo trimestre di quest’anno l’utile netto e’ sceso del 24% a 1,6 miliardi di euro, sotto il peso di maxiaccantonamenti (3,2 miliardi, +51%) per far fronte a sofferenze e a insolvenze nell’immobiliare. Il presidente del gruppo Emilio Botin ha assicurato che nel 2012 l’indice di patrimonio core si manterra’ al 10% e il dividendo sara’ stabile a 0,6 euro.
Nel caso di Barclays e Deutsche, invece, anche se i ricavi del segmento investment banking hanno mostrato un forte rialzo, la debolezza della congiuntura impatta negativamente sui risultati. ‘L’ambiente economico continua a mostrare sfide e volatilita”, ha detto il Ceo di Barclays Bob Diamond. ‘Nel mondo – ha aggiunto – la crescita e’ ancora bassa e nelle economie avanzate e’ sempre politica dei tassi zero’.
Il secondo gruppo bancario britannico in particolare ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 475 milioni di sterline a causa di accantonamenti per 2,9 miliardi. E cio’ nonostante il ramo dell’investment banking abbia registrato ricavi per 3,5 milioni di sterline, con un rialzo del 91% rispetto al debole quarto trimestre dello scorso anno e del 3% rispetto a un anno prima. L’utile pretasse rettificato e’ stato comunque di 2,45 miliardi di sterline, superiore alle stime degli analisti.
Deutsche Bank ha archiviato i primi tre mesi 2012 con un utile in calo da 2,02 a 1,38 miliardi di euro. Sui risultati del gruppo tedesco hanno pesato la crisi del debito sovrano che ha impattato sui ricavi da trading e alcuni accantonamenti. I ricavi della divisione corporate banking sono balzati dell’80% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno a 6,2 miliardi di euro, ma hanno tuttavia registrato un calo dell’8% rispetto a un anno prima.
Tra gli altri gruppi europei, ieri Credit Suisse ha riportato un utile trimestrale in calo del 96% a 44 milioni di franchi, mentre il Bbva ha avuto un utile netto di 1,01 miliardi di euro, in calo dagli 1,15 dello stesso periodo del 2011.
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