E’ durato 30 minuti esatti l’intervento di Silvio Berlusconi alla Camera dei Deputati. Il premier ha svolto la sua informativa sulla situazione economico-finanziaria dell’Italia sottolineando quanto l’Italia sia forte, nel suo tessuto sociale ed economico: le banche italiane sono solide, il mercato immobiliare non presenta squilibri, le famiglie italiane hanno saputo risparmiare e sono in grado di affrontare la crisi in maniera più efficace.
Certo, "la crisi c’è, nessuno lo nega", ammette il presidente del Consiglio: "Dobbiamo lavorare tutti insieme per superarla". Contestato per un attimo dall’opposizione, il Cav ha detto con orgoglio: "State ascoltando un imprenditore che ha tre tre aziende in borsa e che quindi è nella trincea finanziaria consapevole ogni giorno di quel che accade sui mercati".
Berlusconi ha sottolineato che la crisi è giusto affrontarla "con coerenza e fermezza, senza seguire i nervosismi dei mercati". L’Europa considera "l’Italia in condizioni di assoluta sicurezza", come ha riconosciuto anche il presidente della commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso, ha continuato il premier nel suo intervento alla Camera.
Il presidente del Consiglio ha ricordato la riforma costituzionale approvata di recente dal Cdm, che punta fra le altre cose alla diminuzione dei parlamentari e alla riduzione dei costi della politica.
Dopo l’intervento del premier, si è aperto il dibattito parlamentare: primo ad intervenire Angelino Alfano, in qualità di segretario del PdL. Dopo di lui, ha preso la parola Pierluigi Bersani, leader del Pd, che per prima cosa ha detto: "L’intervento di Alfano mi ha fatto paura". E commentando le parole di Berlusconi: "O io sono su Marte, o è su Marte lui. Il Paese è nei guai", e il governo – dice Bersani – fa finta di nulla.
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