Crisi di governo, che ne pensano le due deputate elette nel Nord e Centro America, Fucsia Nissoli (Fi) e Francesca La Marca (Pd)? Lo ha chiesto proprio a loro il Cittadino Canadese di Montreal.
“Condivido l’evidente preoccupazione del Presidente della Repubblica”, dichiara l’azzurra Nissoli, “il prolungarsi della crisi non giova alla salute del nostro Paese che si deve preparare ad affrontare in maniera decisa le prossime sfide, che sono l’avvio del Governo europeo, la nuova legge di bilancio e la patentata crisi finanziaria internazionale”.
“Impegni – prosegue l’onorevole – che richiedono azioni decise che può prendere solo un Governo che gode di una definita e sufficiente maggioranza parlamentare, in entrambi i rami del Parlamento. Per questa ragione ritengo che bisogna tornare a votare il prima possibile”.
“Mi spiace – aggiunge la deputata forzista residente negli States – che il Governo uscente non è riuscito a fare la necessaria riforma del voto all’estero per mettere in sicurezza il voto introducendo le necessarie modifiche del dettato costituzionale che vuole il voto libero e segreto. In fondo, un’altra discriminazione verso noi italiani all’estero che non abbiamo le stesse garanzie degli elettori residenti sul territorio nazionale. Peccato! Si è persa anche questa occasione”.
Per la dem Francesca La Marca, residente in Canada, “è il tempo delle responsabilità”. “Anche se la conflittualità tra i partner del governo gialloverde ha avuto un crescendo costante, la crisi è stata il frutto di un cinico calcolo elettoralistico che rischia di lasciare il Paese senza una guida nel momento della formazione del bilancio, dell’adozione delle misure di contenimento dell’IVA e dell’arrivo della stagnazione economica. La condanna, dunque, deve essere dura e senza appello per chiunque abbia a cuore l’Italia”.
“Ma oltre alla fermezza, questo è il tempo delle responsabilità. L’Italia – prosegue La Marca – ha bisogno di rimettere i conti in ordine, di ritornare con dignità e convinzione a sviluppare un dialogo con i partner europei, di riassorbire i veleni immessi nel circuito democratico, di riassumere il suo volto umano e solidale verso i più deboli ed esposti”.
La conclusione? Si cerchi un accordo nuovo tra chi sente queste responsabilità, ad iniziare dai 5Stelle e dal Partito Democratico. Un governo di legislatura potrà consentire di rilanciare anche le politiche per gli italiani all’estero, che in questi 14 mesi sono state caratterizzate dal vuoto assoluto, che si è cercato di nascondere con un propagandismo esasperato e irresponsabile”.