Situazione economica italiana sempre più drastica. L’opposizione va all’attacco e parla di un "governo commissariato", che riceve istruzioni dalla Banca Centrale Europea su come uscire dalla crisi più in fretta possibile. Pierluigi Bersani, segretario del Pd, picchia duro e chiede chiarezza sulle comunicazioni della Bce. "Al di là di indiscrezioni, nessuna comunicazione formale è stata data nè a noi, né all’opinione pubblica. Un governo impotente, totalmente screditato e ormai commissariato, dica almeno qual è la situazione reale".
Replica Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL a Montecitorio: non esiste alcun governo commissariato, spiega, ma solo "fortissimi condizionamenti che riguardano tutto e tutti". "In un quadro economico finanziario di grande difficoltà, come testimoniano anche le vicende riguardanti gli Stati Uniti, il governo italiano sta lavorando per difendere gli elementi fondamentali della sua finanza, delle imprese e dell’occupazione", sottolinea Cicchitto.
L’Italia dei Valori però sta col Pd. Antonio Di Pietro fa eco a Bersani e insiste: "C’è un governo commissariato, squalificato, privo di autorità e autorevolezza. L’Italia è oggi sotto tutela della Ue e un governo sotto tutela non è libero, non è democratico e non è in grado di restituire quella fiducia di cui la nostra economia ha bisogno per non affondare". La strada per Di Pietro è sempre quella: si torni al voto quanto prima. Sempre dopo che Berlusconi se ne sia andato a casa, naturalmente. "Prima si va alle elezioni e prima ci si libera di questo Parlamento composto in larga parte da gente che si vende per 30 denari e meglio è".
Daniele Capezzone, portavoce PdL, parla del solito "antiberlusconismo ossessivo e inconcludente" da parte dell’opposizione. "La positiva sinergia tra istituzioni europee e governo italiano", commenta Capezzone, "puo’ allentare le tensioni sui mercati, ma soprattutto pone le condizioni per una stagione di riforme strutturali: privatizzazioni e liberalizzazioni, lavoro, previdenza". Ma l’opposizione sembra non capirlo, e quindi "spiace che la sinistra guidata da Di Pietro, con Bersani in scia rispetto all’Idv, abbia scelto di autoisolarsi", continuano a chiedere solo le dimissioni del governo, senza fare la propria parte per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi. Infatti, "c’è una crisi che non risparmia nessuno, dall’America alla zona euro, e ovviamente, i Paesi gravati da un debito elevato, come l’Italia, sono sottoposti a un sovrappiù di rischi e di pressioni sui mercati". Se Pd e Idv non capiscono questo…
Eppure la sinistra continua a battere il pugno. Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del gruppo Pd alla Camera, visto che "la situazione e’ seria e il momento sempre piu’ grave", chiede "al governo di informare l’opposizione passo dopo posso su tutto quello che avviene in queste ore nei rapporti con la Bce e le Istituzioni comunitarie".
Stefano Fassina, della segreteria Pd, responsabile Economia e lavoro, è categorico: "Il governo Berlusconi ha portato l’Italia all’umiliazione europea ed internazionale. Per decidersi ad annunciare alcune proposte, peraltro propagandistiche, ha dovuto ricevere un ordine europeo dalla Bce e da Francia e Germania, di fronte al rischio di fallimento del Paese e di rottura dell’euro". "Le vicende di questi ultimi giorni sono l’ennesima conferma che il governo Berlusconi e’ ogni giorno piu’ dannoso per il nostro interresse nazionale”, conclude l’esponente Pd.
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