Franco Frattini, esponente di punta del PdL, in un’intervista parla di crisi, di Europa, del caso Grecia. "Penso che l’interesse dell’Europa sia innanzitutto quello di salvare la Grecia e di tenerla nell’area euro – osserva l’ex ministro degli Esteri – e vedo con soddisfazione che il cancelliere Merkel ha aperto alla possibilita’ di misure di stimolo e di sostegno finalizzate a mantenere la Grecia nell’Euro, altrimenti si innescherebbe una spirale estremamente pericolosa. Gia’ si pensa ad un piano B per il Portogallo, cosi’ come alla difficolta’ di accesso ai mercati per la Spagna, quindi mi pare che la conclusione debba essere aiutiamo la Grecia per aiutare noi stessi. Altrimenti il sistema europeo finisce per essere un grande autobus dal quale si puo’ entrare ed uscire".
Il responsabile esteri del PdL continua: "La prospettiva e’ quella di pensare ad un’Europa federale. Quella monetaria ed economica ha lasciato molto a desiderare perche’ manca una governance politica. Il debito della Grecia non e’ il solo problema: penso ad esempio al debito legato ai progetti infrastrutturali. Rispetto a questo aspetto io credo che certi debiti non dovrebbero essere considerati nazionali, ma europei. Se si finanziano le grandi infrastrutture trans-europee dobbiamo farlo con gli eurobond, con gli europrojet, cioe’ con investimenti che gravano sull’intera Europa perche’ fanno il bene della sua crescita. Finora, invece, li abbiamo fatti gravare sui deficit nazionali, impedendo, quindi, agli Stati indebitati di lanciare iniziative per la crescita. E’ venuto il momento di invertire questa rotta".
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