“Se rimango in Forza Italia? Se c’e’ ancora Forza Italia, se me la trovate…”. Giovanni Toti, governatore azzurro della Liguria, al termine dell’audizione sul dl Genova alla Camera, con i cronisti presenti a Montecitorio parla anche di centrodestra. A chi gli chiede se oggi sara’ il giorno decisivo per la sua fuoriuscita dal partito azzurro, come ventilato nelle ultime ore, risponde: “Ma no, non siate mitomani. Non pensate a nulla di drammatico, io sono sempre stato contenuto”. A chi gli chiedeva se come Alfano volesse annunciare un nuovo partito, dalla stessa sede della Stampa Estera, ha sorriso: “Angelino? Non mi sembra un viatico fortunato”.
Ma quella di Toti per Mariastella Gelmini, vicinissima a Berlusconi, è “una battuta sgradevole”. “Forza Italia c’è, esiste – ci tiene a sottolineare la capogruppo Fi alla Camera -, anzi è l’unica alternativa al nulla dei Cinque Stelle e alle chiacchiere di Renzi”.
Toti però non ci sta a tenersi tutto dentro. Incontrando la Stampa Estera osserva: “Dal 2008 a oggi abbiamo perso i voti moderati nel centrodestra”. Si continua a dire “in modo autoreferenziale che siamo centrali e che dobbiamo parlare alle nostre categorie, ma le nostre categorie non ci ascoltano piu’. E questo una classe dirigente se lo deve chiedere”. “Se fossimo in grado di rimetterci in discussione io ci sono”.
Secondo Toti, “Giorgia Meloni ha fatto delle riflessioni interessanti. Io non sono un sovranista, sono un conservatore moderato, che vorrebbe usare il 2,4% di deficit per un piano keynesiano, non per il reddito di cittadinanza, cosa che mi distingue dall’amico Salvini, che sta al governo”. “Sto col centrodestra – ha rimarcato -, non ho nulla da insegnare a Salvini, ho qualche preoccupazione per Forza Italia, che come Pdl prendeva piu’ del 30%, oggi Forza Italia fa il 7-l’8%”.
Giovanni Toti non ci sta a fare la parte del bastian contrario per forza, ne’ vuole passare come il ‘traditore di Silvio’. Invita però la classe dirigente a smetterla di ”prendersela con lui” e di ”cominciare a mettersi in discussione”.
”Continuo a ripetere cose che dico da tempo: il centrodestra va ricostruito e rigenerato. Vorrei – dice il consigliere politico di Silvio Berlusconi – che la si smettesse di chiedermi che fai, resti con Berlusconi o vai con Salvini? Dobbiamo smetterla di chiederci cosa fa Salvini e chiediamoci come mai Fi è arrivata a questo punto… Semplicemente ho qualche preoccupazione per il mio partito”.