Si parla di una crisi energetica imminente. La guerra tra Russia e Ucraina rischia di avere delle pesanti ripercussioni sulla nostra economia. Il comparto energetico è particolarmente vulnerabile. Purtroppo, noi non abbiamo autonomia energetica. Dipendiamo dagli altri. Importiamo il gas da altri Paesi. Tra questi vi è anche la Russia. Fu proprio il governo presieduto da Enrico Letta (2013-2014) a chiedere al presidente russo Vladimir Putin di mandarci più gas. Ora che vi è la guerra e che noi siamo dalla parte dell’Ucraina rischiamo di avere grossi problemi a livello del comparto energetico.
La Russia potrebbe chiudere il gas. A rischio, in Italia, sarebbero diversi settori produttivi. Basti pensare al settore petrolchimico, come quello che c’è qui a Mantova, a quello del vetro o a quello della ceramica, come nel caso di Faenza, i quali hanno bisogno di molta energia.
A questo punto, servono delle soluzioni. Si debbono trovare delle alternative. Le fonti rinnovabili vanno bene, ma non si potrebbe tornare a parlare anche di energia nucleare? In particolare, di energia nucleare di IV generazione. Serve un piano energetico che possa andare bene per il lungo periodo. Noi dovremo diventare autonomi sul piano energetico perché nessuno possa ricattarci. Quella dell’energia nucleare è un’opzione che dobbiamo tenere in considerazione. Il prossimo governo farà bene ad occuparsi della questione.