Situazione sempre più ingarbugliata, in Italia, dal punto di vista politico e istituzionale. Dopo lo strappo di Matteo Salvini, la domanda sulla bocca di molti osservatori, politici, parlamentari, cittadini italiani in generale, è sempre la stessa: perché l’ha fatto?
Intanto tutto è rimandato a dopo Ferragosto, alla settimana prossima. Bocciate le richieste di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sulla sfiducia al premier Giuseppe Conte, le forze politiche studiano le prossime mosse, aspettando di ascoltare il premier Giuseppe Conte in Parlamento, il 20 agosto alle ore 15.
Occhio: Conte riferirà sullo strappo tra Lega e Movimento 5 Stelle consumatosi la settimana scorsa. Al momento non è previsto alcun voto di fiducia per quel giorno.
Quelle che viviamo sono giornate importantissime per capire cosa accadrà nelle prossime settimane. Intanto il governo gialloverde resta in piedi, Salvini non ha ritirato i ministri e alla fine dei conti tutto è come prima. Certo, ieri il colpo di scena l’ha offerto il vicepremier leghista accettando la sfida dell’altro vicepremier Luigi Di Maio.