Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a “Mezz’ora in più”, il programma di Rai3, a proposito della crisi di governo in atto ha detto: “La crisi non e’ dovuta ai miei rapporti con il PD o con il Presidente del consiglio, questa cosa sta diventando imbarazzante. Abbiamo detto cose su scuola, vaccini e lavoro, e’ accaduta la pandemia che e’ piu’ di un terremoto e c’e’ da ricostruire la casa. Abbiamo detto solo che il progetto di ricostruzione e’ sbagliato. Non e’ una battaglia con PD o M5S. Davanti alle nostre richieste hanno fatto spallucce”.
“Non sopporto questa lettura per cui la crisi e’ un problema personale mio. Non mi sta antipatico Conte ne’ ho problemi con il Pd, ma con i miei figli, se il Paese va a carte quarantotto”.
Un complotto contro Renzi? “Macche’ complotto, io non faccio ne’ la vittima ne’ c’e’ un complotto, la battaglia che stiamo facendo e’ sacrosanta per i nostri figli. Non la vogliono fare, gli lasciamo le poltrone”. “Al buio si fanno gli appuntamenti, non le crisi”.
“Noi non abbiamo mai pensato che l’obiettivo fosse ‘cacciare Conte’. Leggo di ricostruzioni secondo cui io avrei un problema personale con Conte. C’era un modo per farlo, non dare la fiducia a un Conte-bis. Non ho niente contro Conte”.
“La crisi di questo Paese non è politica, ma sta nel fatto che c’è il peggior numero di morti e di pil. Questa è la crisi. Poi c’è chi va in televisione e dà una stessa narrazione a senso unico”, dicendo che “siamo un modello per il mondo”. “Io dico: non siamo un modello”.
“Domani Conte viene in Aula e gli avevamo chiesto se secondo lui andava cambiato qualcosa in quello che andava fatto, o nel governo. E lo aveva chiesto Zingaretti per primo. Conte ha risposto che ha il governo migliore del mondo. Dico che e’ coraggioso ma lo rispetto. Ora dice che mi vuole ‘asfaltare’, mi sembra che al Senato non accadrà, ma ho detto che i nostri 18 senatori non possono votare la fiducia, ma voteranno lo scostamento e il dl Ristori”.
“Io sto dalla parte dell’Italia, sono un patriota, ma se mi chiedete se faccio parte della maggioranza dico ‘non più”.