Stefano Patuanelli, ministro della Sviluppo economico, intervistato da Il Piccolo di Trieste, parla della crisi di governo in atto.
Matteo Renzi, dice, “se n’e’ fregato del Paese, agendo per avere uno spazio politico che non aveva piu’. Quella del Recovery e’ una scusa: ha rotto perche’ Conte e’ il piu’ amato dagli italiani e lui il piu’ odiato”. Il giudizio negativo, precisa, “e’ su Renzi, non su Iv, dove c’e’ molto fermento”.
Il ministro scongiura la salita al potere della destra. Nell’intervista, che tocca temi come il Recovery Fund e i fondi destinati a Trieste, Patuanelli parla anche della crisi politica, della “situazione complicatissima” e difende il M5S: “Ci siamo presentati alle elezioni e abbiamo chiesto chi ci stava a governare col nostro programma. La Lega ha lasciato il centrodestra per farlo e poi e’ uscita dal governo. Il Pd non voleva venire con noi, poi ha cambiato idea e infine una sua costola si e’ staccata e ora rischia di farci cadere. Gli unici coerenti siamo noi, la forza piu’ responsabile del Paese”.
“Salvini – prosegue – chiede di chiudere le scuole e soffia sul fuoco del malcontento dei ristoratori. Si commenta da se’ e fa per partito preso il contrario di quanto fa il governo. Pensarlo al governo mi fa rabbrividire”.
Tornando al Recovery, Patuanelli precisa che “se il governo esiste, il Recovery resiste. In caso alternativo, il piano non c’e’. Sono convinto che l’opzione di un governo diverso non possa mettere in discussione i contenuti del piano, ma il punto e’ se avremo un Parlamento che lavora o pensa alle elezioni. E se questi saranno mesi di campagna elettorale, la strada del Recovery sara’ in salita, incluse le partite triestine”.