Clemente Mastella, ospite a “Mezzora in più” su Raitre, ha detto: “Non ho mai incontrato Conte, negli ultimi tempi non ho incontrato Bettini, che oggi mi ha chiamato per esprimermi solidarietà e lo ringrazio, rispetto a accuse infamanti che mi riguardano. Mi sono tirato indietro, per evitare che portando l’accentuazione sulla mia persona, si voglia caricare Conte di una sorta di irresponsabilità”.
Qualcuno l’ha incaricata di fare quelle telefonate?, ha domandato Paolo Mieli che era ospite della trasmissione di Lucia Annunziata. “Assolutamente no, io ho ricevuto più telefonate di quante ne abbia fatte e ho ricevuto delle telefonate anche da senatori di Renzi. Voglio essere chiaro”.
“Ritengo che il paesaggio politico cambierà. Io mi muovero’ con le poche stille di forza del mio crepuscolo politico per creare un partito ‘Meglio noi’ e credo che registrera’ consensi vista la situazione. Vorrei creare un’area di centro. Se Renzi, Zingaretti e Di Maio pensano di vincere elezioni tra due anni si sbagliano”.
Sulle elezioni a Roma: “Spero che Calenda non faccia il sindaco di Roma, lo dico per il bene dei romani”.
Tornando sulla polemica di ieri con l’ex ministro Carlo Calenda: “Non ho detto a Calenda nella mia telefonata di votare Conte, gli ho chiesto cosa faceva e lui mi ha detto sono contro il PD e contro Renzi. Non abbiamo parlato della poltrona di sindaco di Roma. Lui ha reso nota la telefonata in maniera spudorata, e’ un po’ burinotto, figlio di papa’, pariolino. Ho fatto solo una telefonata a mia moglie per dirle di votare il Governo e nel frattempo il PD locale cercava di fottermi. Per il resto ho ricevuto molte telefonate”.
Il leader di Azione ha poi telefonato in diretta per replicare, ma Mastella a quel punto ha abbandonato la trasmissione: “Non ho nessuna voglia di confrontarmi con Calenda”.