Senatrice Laura Garavini, il ritiro della fiducia al Governo Conte è certo o ci sono ancora delle possibilità magari con appoggio esterno?
Come Italia Viva martedì al Senato, così come il giorno prima alla Camera, voteremo con astensione. Il nostro intento è quello di non metterci al fianco delle destre e di lanciare un segnale di apertura. La nostra insistenza è dovuta a motivi di contenuti, vogliamo delle risposte sul merito poiché non abbiamo pregiudizi, per esempio, sul Presidente del Consiglio o sulla maggioranza. Laddove il Governo desse delle risposte, abbiamo segnalato la nostra disponibilità sin dall’inizio.
Quali sono i punti più problematici dell’alleanza?
Sicuramente la programmazione del Recovery. Si gettano le basi per il Paese dell’oggi e del domani, il momento è troppo cruciale e per questo chiediamo misure concrete che contrastino l’emergenza Covid. Le misure sono ingenti ed è necessario gettino le basi anche per il contrasto, per esempio, della disoccupazione giovanile, che rimettano in moto l’economia, che consentano l’innovazione. Non possiamo perdere l’attimo.
Si sta andando a formare un nuovo gruppo in Senato, MAIE-Italia23, che sosterrà la maggioranza di Conte. Quali sono le sue opinioni in merito e sui nomi che circolano in queste ore?
Non credo che i numeri che si raccoglieranno saranno sufficienti. Anche se dovesse riuscire manca un’omogeneità politica e sarebbe un grave errore, perché non risponderebbe alle problematiche che noi abbiamo posto.
Il Presidente Mattarella e addirittura Papa Francesco hanno parlato di responsabilità politica e unità nazionale. Non crede che una crisi di Governo sia un errore in un momento così delicato?
Se non ora quando? L’emergenza non può diventare l’alibi per nascondere sotto il tappeto i problemi. Rischiamo di sprecare l’attimo e le cose vadano alla deriva. Abbiamo tollerato una serie di autoritarismi da parte del Presidente del Consiglio e della coalizione, ma non si può agire così in eterno. Era un Governo immobile su decisioni molto importanti e troppi sprechi.
C’è il rischio di elezioni e, visti i sondaggi, di totale irrilevanza politica e rappresentativa per Italia Viva? Inoltre consegnereste il Paese ai vostri principali avversari, il Centrodestra.
Credo di potere escludere la possibilità di elezioni anticipate. In una situazione di pandemia, crisi ed emergenza sanitaria andare al voto sarebbe un dramma. Non possiamo andare a votare nemmeno in Calabria in questo momento. Noi comunque non lo abbiamo mai chiesto.
C’è un grande elefante nella stanza e si chiama Matteo Renzi. La sua presenza non è troppo ingombrante, visti anche i rapporti oramai totalmente compromessi con gli altri leader politici e l’antipatia che suscita in molti elettori?
Non siamo il partito di un uomo solo comando, le decisioni vengono sempre prese in maniera collegiale e lavoriamo molto. Non sono crucci di Matteo Renzi che impone e noi subiamo, stiamo parlando di contenuti su cui insistiamo. Per esempio in una situazione di questo tipo non è possibile dire di non voler ricorrere al Mes per questioni ideologiche come sta facendo da mesi il Movimento 5 Stelle.
In Legge di bilancio è stato inserito finalmente un punto molto importante, ovvero il taglio dell’Imu per i cittadini italiani pensionati che risiedono all’estero.
Sono molto contenta di questo successo di Italia Viva, sebbene molte forze politiche si siano intestate questo risultato. A partire da quest’anno viene introdotta la riduzione per quei cittadini italiani che hanno una pensione internazionale, ovvero frutto di periodi contributivi maturati in almeno due Paesi.
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