Crisi di governo in vista? Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, già capo politico del Movimento 5 Stelle, dice di essere ottimista e auspica che a prevalere sia il senso della “responsabilità”, perché altrimenti agli italiani si direbbe che li “abbandoniamo” con un governo per la sola gestione ordinaria, “quando di ordinario in questo momento non c’è niente”.
Se si impiega il prossimo mese e mezzo, i prossimi due mesi “in campagna elettorale” il rischio e’ “non completare i piani del Recovery fund”, ammonisce. “Se ci sono cose da mettere a posto le mettiamo a posto ma oggi siamo chiamati a governare questo Paese per tutti cittadini con un dovere istituzionale che va al di la’ del consenso”. Se “ci sono delle istanze che non hanno ancora trovato casa” mettiamolo a posto e “facciamolo anche con le opposizioni”, osserva.
“Credo che quando i cittadini ascoltano di riassetto, rimpasto, riorganizzazione di governo cambiano canale. Credo che questo sia molto politichese”, spiega ancora Di Maio.
Parlando su Rai Uno, Di Maio parla di vaccini, difende la suddivisione del Paese in zone di colore diverso a seconda del livello del contagio, parla di scuola, la cui ripartenza deve avvenire lunedì 11 gennaio. Sulle misure anti Covid dell’Esecutivo: “L’Europa e’ in una terza ondata, questa e’ la verità. “Abbiamo concepito il sistema delle tre fasce”, gialla, rossa e arancione, “per permettere il piu’ possibile ai cittadini di godere delle loro libertà”, dichiara. E sui vaccini: “Siamo i secondi dopo la Germania per numero di vaccinati. Pfizer e’ arrivato e nei prossimi giorni arrivera’ Astrazeneca”. L’autorizzazione di Ema su questa dovrebbe essere “imminente”, annuncia.