Massimo Cacciari, filosofo, ospite questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus nella trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi e da Emanuela Valente ha parlato della crisi di Governo.
“In questa situazione politica ci troviamo di fronte all’incomprensibile, perché è una cosa mai accaduta nella storia delle democrazie occidentali. Un Presidente del Consiglio che si dimette senza aver avuto alcun voto di sfiducia e con la stragrande parte dei componenti della sua maggioranza che dicono di voler continuare ed è ridicolo che la responsabilità sia di Conte. Mattarella chiederà a Draghi di tornare in Parlamento e si riprenderà la fiducia”.
Capitolo Conte
“La parte dei 5 Stelle rimasta con Conte non è assolutamente decisiva per quanto riguarda la maggioranza parlamentare ed è evidente che i presupposti per proseguire col Governo Draghi ci sono”.
Perché Draghi non continua?
“Le cose possono essere spiegate solo che Draghi si sia stufato, che veda che con questa maggioranza del Governo così divisa nel suo interno, in vista di una campagna elettorale che comincerà ad ottobre (sempre se non è già iniziata), è impossibile affrontare una crisi economica e sociale drammatica. E allora è meglio non perdere tempo e andare a votare, ma Draghi dovrebbe dirlo”.
Il tema dominante è Conte e grillini responsabili…
“Non è così, Conte dopo aver lanciato il sasso ha tirato indietro la mano e non ha nemmeno ritirato i Ministri. Conte non può essere ritenuto responsabile delle dimissioni di Draghi. Quello di Conte è stato un posizionamento in vista delle elezioni. Il corso deve essere un altro, che non abbiamo la forza e la capacità con questo Governo, formato da forze elettorali in contrapposizione tra di loro, di prendere provvedimenti drastici che sarà necessario prendere a ottobre e novembre. In tutto ciò il Movimento 5 Stelle non esiste più dalla loro divisione”.
L’incontro di mercoledì
“Un Presidente della Repubblica non ha mai mandato a casa un Governo che avesse la maggioranza parlamentare, quindi Mattarella chiederà a Draghi di tornare in Parlamento, dove ha la maggioranza e si prenderà la fiducia. Secondo me Draghi sarà costretto, volente o nolente, a questa strada, altrimenti Mattarella è costretto a verificare che la maggioranza esiste con un altro candidato alla Presidenza del Consiglio, prima di mandarci a votare”.
L’ipotesi di un altro governo tecnico
“Non penso ma credo che eventualmente sia un governo politico. In questa situazione l’unico partito che ne esce vincitore è Fratelli d’Italia che, con la Meloni, dice che sono due anni che si deve andare a votare”.