Il settore del turismo in Italia è in crisi. Questo è un fatto degno di nota che deve essere spiegato. Ci sono quelli che danno la colpa al clima, ma in realtà la questione climatica non c’entra nulla. La questione climatica è solo un ballon d’essai col quale mettere solo tanta confusione.
Il problema è di natura economica. Negli anni immediatamente precedenti, a causa della questione della pandemia, il settore del turismo ha perso molti soldi.
Per esempio, la questione del Green Pass ha danneggiato il turismo. Chi non si vaccinava e non aveva il Green Pass non poteva andare in albergo o al ristorante senza restrizioni e di conseguenza per alberghi e ristoranti vi erano delle perdite di clienti e di denari. Attività come alberghi e ristoranti hanno perso molti soldi. Ora, vogliono recuperare ciò che hanno perso.
Oltre a ciò, vi è anche un aumento del costo delle materie prime. Così, se prima un pranzo in una trattoria (e non in un ristorante stellato) costava 40 Euro a persona, oggi lo stesso pranzo può costare 60 Euro o anche di più a persona. Sono aumentati anche i costi dei carburanti. Mentre i costi aumentano, gli stipendi restano tali e quali a com’erano prima. Da qui nasce la crisi del comparto turistico. Questo è molto grave.
Il nostro settore turistico boccheggia mentre in altri Paesi, come l’Albania, è più fiorente che mai. Questo ci deve fare riflettere, come ci deve fare riflettere anche il fatto che anche altri Paesi della zona dell’Euro siano messi come noi. Al contrario, i Paesi al di fuori della zona dell’Euro vanno a tutto gas. Dunque, il problema non potrebbe essere anche una certa politica europea?