Oltre 700 milioni di ore di cassa integrazione da inizio anno ad agosto, con un trend (+9,63% sui primi otto mesi del 2011) che appare irreversibilmente volto al miliardo di ore anche per il 2012. Il bilancio sulla richiesta di ore di cig si fa sempre piu’ pesante: una mole che relega in cassa piu’ di 500 mila lavoratori a zero ore per un taglio del reddito di oltre 2,7 miliardi di euro, pari a circa 5.300 euro per ogni singolo lavoratore. Questa la fotografia della crisi di imprese e occupazione in Italia scattata nel rapporto di agosto dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale sulla base delle rilevazioni dell’Inps.
A quattro anni esatti dallo scoppio della crisi – da quando gli effetti del tracollo finanziario dell’estate del 2007 si sono riversati sull’economia reale negli ultimi quattro mesi del 2008 – il totale di ore di cassa integrazione ha raggiunto quasi i 4 miliardi. Il picco – nota il rapporto – si e’ toccato nel 2010 con l’introduzione della cassa in deroga, a quota 1.203.638.249 ore. Numeri che per la segretaria confederale della Cgil, Elena Lattuada, ‘sono drammatici, ancor di piu’ se letti in parallelo alle 150 vertenze aperte al Mise, e che il Paese non e’ piu’ in grado di reggere’. Il rapporto della Cgil segnala come lo scorso mese, le ore di cig abbiano segnato un netto aumento rispetto ad agosto 2011 con un +18,74% e in tutte le sue articolazioni: cigo (+52,36%), cigs (+2,56%), cigd (+24,45%).
Nell’esame dei settori, e’ sempre quello della meccanica il piu’ colpito dal ricorso alla cig con 224.997.180 ore e il coinvolgimento di 160.712 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Sotto pressione il settore del commercio con 111.715.019 ore di cig autorizzate per 79.796 dipendenti e l’edilizia con 72.788.811 ore e 51.992 lavoratori coinvolti.
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