Guido Crosetto, deputato PdL, non ha dubbi: “Con le agenzie di rating purtroppo vale lo stesso ragionamento della mafia”, dichiara in una nota, “o si china la testa e si paga il pizzo per sopravvivere, o si combattono cercando di distruggerle, sostituendo il loro potere con quello degli stati sovrani".
Va avanti così il dibattito che gira intorno alle agenzie di rating, accusate spesso di fare troppo i propri interessi e di gettare dubbi sull’economia degli Stati per trarne vantaggi.
Secondo Crosetto per alcuni il concetto da lui espresso è molto chiaro; per altri, invece, non è così: “Alcuni che fanno finta di accorgersene solo ora. Stessa cosa accade sugli spread. Sarebbe stato meglio se avessero avuto il coraggio della verità fin dall’inizio, ma meglio tardi che mai. La facilità di speculazione contro l’Italia si poggia anche sull’autolesionismo di alcuni nostri opinion maker, e cioè delle persone che giorno dopo giorno lavorano per distruggere la credibilità di chiunque, alcune volte per una copia in più, altre per motivazioni ancor meno nobili. I veri problemi che Monti fa finta di non vedere, si chiamano crescita e debito. E nessuno dei due va affrontato con colloqui a Berlino o Parigi. Anzi. Berlino e Parigi forse sono i primi interessati a che l’Italia rimanga in una condizione di minorità".
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