Pomeriggio intenso per governo e parti sociali, che si sono riuniti a Palazzo Chigi per un secondo incontro, dopo quello della settimana scorsa. Lo ha richiesto la situazione di crisi economica che vive l’Italia, anche se è l’economia mondiale ad essere in tilt.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha aperto i lavori spiegando che il governo sta lavorando all’inserimento nella Costituzione del pareggio di bilancio, e che cercherà di fare prima possibile. Inoltre, il premier ha annunciato un Consiglio dei ministri per la settimana prossima, comunque non oltre il 18 agosto, perchè bisogna fare in fretta. In quell’occasione l’esecutivo varerà l’ennesimo provvedimento che conterrà misure anticrisi. Il governo è pronto a intervenire con un decreto, vista l’urgenza.
Il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, ha descritto molto bene la situazione drammatica che vive l’economia, soprattutto dopo che tutte le borse del mondo sono scese in picchiata: "Qui sta precipitando tutto". "In questi cinque giorni – ha continuato – tutto è cambiato, tutto è precipitato: la realtà è in così rapida evoluzione al punto che è diversa dall’avvio di questo tavolo". Ed è doveroso correre ai ripari. Per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 "servono scelte rapide e coerenti e il governo sta valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi", ha sottolineato Letta, annunciando altri tavoli per i prossimi giorni, sui quali ci saranno temi come lavoro e infrastrutture, liberalizzazioni, privatizzazioni e servizi pubblici.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti fa sapere che la manovra dovrà essere non solo anticipata, ma rivista nei contenuti. Sarà una manovra lacrime e sangue, si prevede.
LE PARTI SOCIALI Susanna Camusso, segretaria Cgil, non è soddisfatta dell’incontro: "Se saranno confermate le indiscrezioni sulla manovra, proseguiremo la mobilitazione per cambiarla, senza escludere lo sciopero generale". Per Camusso si è trattato di "un incontro non all’altezza dei problemi" che vive il Paese", ribadendo il suo "no" ad interventi su assistenza, sanità e pensioni.
Emma Marcegaglia, leader di Confindustria, dopo l’incontro con il governo commenta: "Abbiamo sottolineato la necessità dell’urgenza, perché il Paese ha bisogno che si faccia presto e bene". Siamo tutti d’accordo, ha detto, sul fatto che questa manovra "deve essere di rigore ed equità" Marcegaglia ha ribadito inoltre il no di Confindustria alla patrimoniale, misura contro la quale si è schierata alla fine anche la Lega, e che non piace affatto al Cavaliere.
INCONTRO PDL IN VIA UMILTA’ Angelino Alfano ha convocato, dopo l’incontro governo – parti sociali, un vertice PdL in via Umiltà, sede nazionale del partito. Obiettivo: fare il punto sulla crisi economica. Presenti, fra gli altri, i ministri Tremonti, Brunetta, Sacconi, Bernini, Gelmini, Brambilla e Matteoli.
VERTICE PDL – LEGA Lo stato maggiore del PdL e quello della Lega si confronteranno questa sera sulle misure anti-crisi da mettere in campo. Seduti al tavolo il premier Berlusconi, con Angelino Alfano e Giulio Tremonti; per la Lega, Umberto Bossi e i capigruppo del Carroccio.
LE OPPOSIZIONI Pierluigi Bersani, segretario Pd, si augura che dal governo arrivino presto "parole chiare e precise sulle sue intenzioni. Se non saranno soddisfacenti, faremo le nostre proposte". A nome del Terzo Polo parla Francesco Rutelli, leader Api, che conferma l’atteggiamento di responsabilità "per riforme coraggiose, non per un menù di ricette contraddittorie".
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