"La lunga serie di suicidi di quegli imprenditori che non riescono a pagare i debiti allo Stato ha indotto anche il presidente Napolitano a fare dichiarazioni preoccupate chiedendo soluzioni. Mi sembra che la proposta di Angelino Alfano sulla possibilità di equilibrare il bilancio di un’impresa attraverso uno sconto sul debito da rapportare all’entità del credito maturato nei confronti dello Stato, abbia una sua forma di ragionevolezza e vada sostenuta. Non e’ possibile che proprio chi ha rischiato e investito e creato occupazione sia condannato all’insolvenza e al fallimento per colpa di regole fiscali sempre più esose e disumane. Insomma, detta in parole più semplici, non si capisce perchè un imprenditore debba pagare allo Stato puntualmente, quando lo Stato si può permettere di pagare quando vuole e quando deve dei soldi a quello stesso imprenditore". Cosi’ Antonella Rebuzzi, imprenditrice di successo ed ex senatrice, commenta gli ultimi fatti drammatici che hanno coinvolto molte aziende in crisi e si dichiara favorevole a una soluzione di compromesso giuridicamente sostenibile che supporti le imprese in difficoltà e le aiuti a superare i momenti peggiori.
"La nostra Costituzione – aggiunge Rebuzzi – pone l’obbligo per la Repubblica di favorire il lavoro come fondamentale condizione di crescita della società; in quest’ottica – conclude – vale la pena di rivedere tempi e modi del dare e dell’avere, dando respiro a quelle piccole e medie aziende attualmente strozzate dalla recessione e dal fisco. I piccoli e medi imprenditori sono il vero tesoro dell’Italia: sosteniamoli, invece di continuare a metterli in difficoltà".
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