Angelino Alfano, segretario del Popolo della Libertà, osservando che la riforma del lavoro ha raccolto al momento il giudizio negativo delle imprese e quello positivo della CGIL, in una nota scrive: “Al Senato opereremo per modifiche e miglioramenti che possano garantire nuova occupazione e che vadano incontro alle preoccupazioni manifestate dalle imprese”.
“Il testo di riforma reso noto – prosegue il segretario del PdL – risulta diffusamente caratterizzato da maggiori adempimenti, vincoli, sanzioni e oneri indiretti su molte tipologie di lavoro che hanno determinato il giudizio negativo delle imprese e quello positivo della Cgil. Abbiamo chiesto, sin dall’inizio del defatigante confronto che ha accompagnato la presentazione infine di un semplice disegno di legge, che si determinasse una maggiore propensione ad assumere ed investire nel nostro Paese. E nessuno piú delle imprese puó dire se le norme proposte determinano questo”.
Per Alfano è dunque necessario “un intervento sull’insieme del testo per evitare il probabile giudizio negativo dei mercati finanziari e determinare una effettiva crescita dell’occupazione nonostante le aspettative incerte di questo tempo”.
Il segretario del PdL è molto preoccupato anche “sul fronte fiscale. La pressione tributaria sulle famiglie italiane e’ divenuta insostenibile. Per questo, conto di illustrare al presidente Monti tre punti per noi fondamentali: rateizzazione e transitorietà dell’Imu, no all’aumento dell’Iva, piano di abbattimento del debito pubblico”.
In conclusione, Alfano assicura: “Il PdL continuerà a farsi carico con generosità e disponibilità del sostegno al governo Monti”, tuttavia “occorre una strategia di crescita e di espansione”, precisa l’ex guardasigilli, “per evitare che si inneschi e si consolidi una spirale recessiva. La nostra azione parlamentare sarà tutta orientata in questo senso. Serve un cambio di passo nella direzione della crescita”.
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